Nizza, il 14 luglio 2016 fu protagonista di uno degli attacchi terroristici più gravi mai registrati in Europa. Un tunisino 31enne alla guida di un camion uccise 86 persone che stavano assistendo ai fuochi d'artificio per la festa della Bastiglia.

Oggi, Nizza è di nuovo protagonista di un attacco terroristico, con tre persone accoltellate e uccise all'interno della locale basilica di Notre Dame de l'Assomption. Più precisamente, due, un uomo e una donna anziana a cui è stata tagliata la gola, sono state ferite a morte all'interno della chiesa, mentre una donna che era riuscita a fuggire in un bar vicino dopo esser stata pugnalata più volte è poi deceduta a causa delle ferite riportate.

Successivamente è emerso che un testimone aveva dato l'allarme attraverso uno speciale sistema di protezione predisposto dal Comune.

Mentre le indagini sono in corso, il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha definito quanto accaduto un "attacco terroristico", aggiungendo che il sospetto autore, arrestato subito dopo, mentre aggrediva le vittime aveva gridato ripetutamente "Allah Akbar".


Gérald Darmanin, ministro degli interni francese, ha lanciato un appello ai nizzardi affinché evitino il centro della città, luogo dell'attentato, e ha fatto sapere di aver già convocato un comitato di crisi. Il presidente Macron si recherà a Nizza in giornata.

Il primo ministro Jean Castex, che ha chiesto un minuto di silenzio all'Assemblea nazionale dove stava spiegando le nuove misure di confinamento per combattere la pandemia, ha fatto appello all'unità e alla coesione del Paese.

L'attacco è stato condannato anche dai massimi rappresentanti della comunità islamica francese.

All'inizio di ottobre vicino ad una scuola a nord-ovest di Parigi un'insegnate, Samuel Paty, era stato decapitato per aver mostrato ad alcuni dei suoi allievi delle vignette satiriche che avevano come oggetto il Profeta Maometto.

In questi giorni, le relazioni tra Turchia e Francia sono ai minimi storici per una ennesima vignetta pubblicata sulla rivista Charlie Hebdo, che ridicolizza Erdogan e la moglie mettendo in dubbio l'osservanza dei dettami della religione islamica da parte del presidente turco. Vignetta che, naturalmente, ha provocato la reazione rabbiosa anche dell'islam radicale.