La pineta, la foto e il ruolo di Gangi nel caso Orlandi
PERCHE' SI CERCA NELLA PINETA DI CASTELFUSANO?
È alquanto strano, sia nel caso di Emanuela Orlandi che nel caso di Mirella Gregori, che i familiari delle due ragazze, la stessa sera o all'indomani dei "rapimenti", si recarono presso la pineta di Ostia durante i loro giri di ricerca.
Lo dice anche Massimo Forti, l'ex fidanzato di Mirella Gregori, che il giorno dopo la scomparsa, per dare una mano ai familiari di Mirella, si diede da fare insieme alla sorella della ragazza e al fidanzato di questa nelle ricerche a Villa Torlonia ma anche nella "Pineta di Ostia".
Lo dice Pietro Orlandi, che nel giro in moto con il cugino Meneguzzi, cercarono Emanuela anche presso la pineta, oltre diversi altri luoghi romani.
Un posto, quello della pineta, che ritorna sovente, specie considerando che proprio in tra quelle stradine, sarebbe accaduto dopo qualche mese il triste incedente "Garramon", dove perse la vita il piccolo José investito dal furgone di Marco Accetti. Ancora sono da chiarire i motivi per la quale un bambino di 12 anni residente all'EUR venne ritrovato vicino Ostia, dopo c.a. 1 ora da quando venne visto per l'ultima volta presso il barbiere vicino la sua abitazione.
LA FAMOSA FOTO DI EMANUELA SUI MANIFESTI
Mi sono sempre chiesta come mai, la foto di Emanuela scomparsa che venne affissa e pubblicata su tutti i muri di Roma , è molto dissimile da quelle che erano le foto recenti della ragazza. Anche la stessa fascetta è un elemento fuorviante per chi deve riconoscere una persona per la strada.
Potete vedere voi stessi la differenza tra alcune foto recenti di Emanuela prima di sparire, e la foto pubblicata in tutti gli anfratti romani.
In questo caso potrebbe avere ragione Pino Nicotri quando nomina Mario Meneguzzi come colui che si occupò di gestire sia la stampa che la foto da scegliere per i manifesti?
GIULIO GANGI, L'AGENTE PUNITO DAL SISDE
Giulio Gangi, l'ex agente del Sisde coinvolto nelle prime indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, è morto all'età di 63 anni. Nel giugno del 1983, a soli 23 anni, Gangi aveva iniziato la sua carriera nel servizio segreto civile, dimostrando subito grande dedizione. Fu lui, appena tre giorni dopo la scomparsa di Emanuela, a presentarsi a casa della famiglia Orlandi all’interno della Città del Vaticano, offrendo il suo aiuto e avviando i primi accertamenti sul caso.
La sua carriera promettente subì però una brusca interruzione. Negli anni ’90, durante il periodo della cosiddetta trattativa Stato-mafia, Gangi fu messo ai margini e trasferito al Ministero dell’Economia, dopo essere stato coinvolto in indagini considerate "inopportune".
Il 2 novembre 2022, Giulio Gangi è stato trovato morto nella sua abitazione nel quartiere Infernetto, a Roma, disteso sul letto. Le circostanze del decesso non sono ancora completamente chiare.
Si conclude questa carrellata di dubbi sulla scia di indagini che a mio avviso vanno focalizzate proprio su questi elementi, apparentemente insignificanti, ma intrisi tuttavia di un'area di mistero sulla quale bisognerebbe ottenere più risposte