Nel rispetto del diritto internazionale a Israele devono essere imposte pesantissime sanzioni, se così non sarà le sue norme non varranno più per nessuno
È logicamente ingiustificabile quanto sta accadendo in Medio Oriente. Il governo israeliano, dopo che il suo esercito ha iniziato a subire perdite giornaliere nel nuovo conflitto che ha avviato al nord (oggi 2 i morti e 27 i feriti israeliani nel Golan), ha intensificato i suoi crimini a Gaza, in Cisgiordania e nel Libano, nazione, quest'ultima, dove ha già ucciso 1.974 persone, ferendone 9.384. E dato che lo Stato ebraico non lascia nulla al caso, anche in Libano ha iniziato a prendere di mira ospedali e personale sanitario, contravvenendo alle convenzioni internazionali.
Così, Marwan Bishara, forse il più noto analista politico di Al Jazeera, ha commentato la situazione:
"I fascisti e i fanatici del governo israeliano che hanno compiuto il genocidio a Gaza lo scorso anno, e che sono responsabili dell'espansione di quella guerra contro la popolazione di Gaza e in seguito contro la popolazione della Cisgiordania, sono quelli che stanno espandendo la guerra anche contro il Libano e oltre. Invece di terminare una guerra, accettando un cessate il fuoco a Gaza, hanno deciso di iniziarne un'altra".
Bishara ha respinto anche le affermazioni di Israele secondo cui starebbe combattendo i "terroristi" e ha criticato la comunità internazionale per non essere intervenuta e per non aver fatto rispettare il diritto internazionale umanitario, in una escalation del conflitto ingiustificabile persino per i più convinti sostenitori di Israele:
"Il mondo, la cosiddetta comunità internazionale, inclusa la comunità del mondo occidentale - ha detto Bishara - sta prendendo coscienza sempre di più che questo governo israeliano è semplicemente folle, composto da pazzi".
In una conferenza stampa odierna, Stephane Dujarric, portavoce del segretario dell'ONU Antonio Guterres, ha dichiarato che il bilancio delle vittime civili in Libano a causa degli attacchi israeliani è "totalmente inaccettabile", ricordando che in un conflitto "tutte le parti devono fare tutto il possibile in ogni momento per proteggere i civili e le infrastrutture civili e garantire che costoro non siano mai messi in pericolo".
Naturalmente, nulla accadrà, perché il presidente degli Stati Uniti Biden, complice dei crimini di guerra di Israele, invece di smettere di fornire armi allo Stato ebraico gli suggerisce di bombardare le infrastrutture petrolifere dell'Iran in modo da allargare il conflitto.
In Italia, dopo Fratoianni (AVS), anche la dem Boldrini chiede sanzioni per Israele:
"Se il principio di sovranità territoriale è valido, deve valere per tutti. E quindi se contro Vladimir Putin sono partite le sanzioni e nessuno si sogna di vendergli armi, lo stesso metro deve essere utilizzato nei confronti del governo israeliano, altrimenti il doppio standard ci seppellirà. L'Unione Europea sta perdendo credibilità agli occhi del mondo, perché ci sono milioni di persone che si stanno ribellando a tutto questo. Quindi chiediamo che si fermi la vendita delle armi a Netanyahu, che le usa contro i civili e che vengano sanzionati lui e i suoi ministri che incitano all'odio. E chiediamo di sospendere l'Accordo di Associazione tra l'Ue e Israele.È un accordo che si basa sul rispetto dei diritti umani ed è evidente che nell'ultimo anno il governo israeliano si è mosso proprio in senso opposto.Chiedere a Netanyahu di fermarsi non vuol dire essere dalla parte di Hamas o di Hezbollah, sgombriamo il campo da ogni stupida interpretazione. Vuol dire stare dalla parte della legalità internazionale, del rispetto delle regole che ci siamo dati dopo la Seconda Guerra Mondiale e che sono alla base della nostra convivenza. Se vengono stracciate, come sta facendo oggi Israele facendo prevalere la legge del più forte, perderemo tutti, soprattutto l'Italia che non è certo tra i più forti".
Boldrini promuove una petizione su Change.org (#StopCrimesInPalestine) a supporto della dovuta iniziativa. Ma l'iniziativa dovrebbe essere promossa e sostenuta dal suo partito e dai partiti sia di maggioranza che di opposizione direttamente in Parlamento, in base al fatto che l'Italia riconosce lo Statuto di Roma e il rispetto del diritto internazionale umanitario. Invece...