Un cadavere politico. Così Haaretz da definito Benjamin Netanyahu dopo l'ennesima accusa di corruzione che è piombata su di lui, la terza riconosciutagli ufficialmente dalla polizia israeliana.
Ad incastrarlo, questa volta è stato un suo amico intimo, Shlomo Filber, che lo ha tirato in ballo per una vicenda che vede coinvolto il più grande gruppo di telelcomunicazioni del Paese.
Filber, che è stato arrestato questa settimana insieme ad alcuni dei massimi dirigenti di Bezeq Telecom, era stato indicato direttamente da Netanyahu per dirigere il ministero delle Comunicazioni.
Grazie alla sua testiomonianza, la polizia ritiene che Bezeq abbia ricevuto benefici normativi da parte del governo Netanyahu in cambio di una copertura mediatica favorevole a quest'ìultimo su un popolare sito di notizie controllato dall'ex presidente di Bezeq.
A confermare la collaborazione di Shlomo Filber a supporto delle accuse rivolte a Netanyahu è il sito web israeliano Ynet.
I dirigenti di Bezeq hanno però smentito le accuse. Lo stesso ha fatto Benjamin Netanyahu, che ha definito le inichieste aperte nei suoi confronti come una "caccia alle streghe" di natura politica.