Da 45 milioni da spendere a 0 spesi: la clamorosa virata conservatrice di De Laurentiis

“Il Napoli ha preso Samardzic” è stato il tormentone della prima decade di gennaio. Con tanto di intrigo social, quel post dedicato al 2024 (il 24 è il numero del centrocampista) che sembrava quasi un annuncio anticipato dell’acquisto. Sembrava tutto fatto, con De Laurentiis pronto a sborsare fino a 25 milioni (20 più bonus) per portare il talento di ordine serba alla corte di Walter Mazzarri. Sembrava, perché poi alla fine, il finale è stato diverso. Lazar aveva salutato i compagni, era pronto a svuotare l’armadietto, poi la frenata. Per commissioni, per indecisioni, perché il Napoli l’investimento alla fine ha scelto di non farlo.


“Il Napoli ha preso Perez” è stato il tormentone dell’ultima decade di gennaio.

Anche qui: tutto fatto, documenti in fase di preparazione, con le visite mediche da fissare ed un trasferimento su cui si era trovato l’accordo su tutto. A frenarlo, le difficoltà dell’Udinese di reperire un sostituto, tempo che ha indotto il Napoli a qualche valutazione su Ostigard e sul valore reale di Perez. Alla fine, ha prevalso l’idea: che Perez tanto meglio di Ostigard non è, e che quella cifra fosse esagerata per l’argentino.

In totale 45 milioni, che sembravano già spesi, e che invece restano nelle casse del club. Dendoncker è arrivato in prestito gratuito, poi in estate si vedrà. De Laurentiis ha scelto, di nuovo, la strada conservativa, dopo il mercato al risparmio della scorsa estate. “Ho commesso degli errori, rimedieremo con il mercato” aveva promesso a dicembre. Non sappiamo se fosse una promessa, o una minaccia. Quel che sappiamo, è che il portafoglio è rimasto abbastanza chiuso anche in questo gennaio. Posticipiamo la speranza di grandi investimenti a giugno, dove il tormentone difensore tornerà di nuovo attuale. E nel frattempo, ci siamo ritrovati ad accettare l’idea che Juan Jesus faccia il titolare della squadra Campione d’Italia.

Mazzarri ha detto sì: il clamoroso incastro che ha chiuso il mercato del Napoli

Il Napoli rinuncia a Nehuen Perez e trattiene a Castelvolturno Leo Ostigard, uno dei più positivi nel pareggio esterno con la Lazio dell'ultima giornata. Questo quanto conferma oggi tra le sue pagine Il Mattino, riferendo che De Laurentiis ha deciso di bloccare la trattativa con l'Udinese per il difensore.

I tempi si sono allungati eccessivamente - pare - per motivi di lista, con i buoni segnali lanciati dall'ex Genoa che avrebbero convinto la dirigenza a non fare stravolgimenti. La difesa del Napoli resterà quella attuale fino a fine stagione. Alla base della decisione anche l'opinione di Walter Mazzarri, convinto da Ostigard nell'ultima gara dell'Olimpico.


Tmw su Perez: "Può una partita far cambiare idea su un investimento da 18mln?”
Può una partita far cambiare idea su un investimento da 18 milioni di euro? Lo scrive il portale Tuttomercatoweb che fa il punto sull'affare Napoli-Perez: "Può bastare una gara per riconsiderare un calciatore e trasformarlo da esubero ad affidabile titolare per la seconda parte di stagione? Se si osserva quanto accaduto in casa Napoli negli ultimi due giorni sembra essere andata proprio così. Però non è solo questo: ci sono in corso delle riflessioni, ancora non definitive, ed è giusto spiegarle. C'è un problema di lista che impone l'uscita di un difensore per far spazio a un nuovo acquisto. Quello di lunedì doveva essere il Nehuen Perez day e invece potrebbe trasformarsi nel giorno che ha messo in soffitta la trattativa e rilanciato Leo Ostigard, il migliore contro la Lazio.

Non è ancora una vicenda chiusa, non potrebbe esserlo con tre giorni di calciomercato tutti da vivere e accordi già raggiunti solo da formalizzare. C'è la variabile De Laurentiis che anche ieri non è mancato nei contatti con Gino Pozzo. Allo stesso tempo però il presidente del Napoli ha iniziato anche riflessioni diverse dopo la gara dell'Olimpico. Perché Nehuen è difensore fortemente sponsorizzato da Walter Mazzarri, allenatore che andrà via a fine stagione. Perché nel Napoli visto all'Olimpico il problema non è sembrato Ostigard, casomai tutto il resto. E allora perché questo investimento così oneroso per un centrale di piede destro (sotto contratto ce ne sono già due) quando in estate, con un altro allenatore, magari il Napoli tornerà alla difesa a quattro e con Juan Jesus in uscita potrebbe invece servire un mancino?

Il Mazzarri bis andrà come andrà, ma l'impressione destata anche dal match dell'Olimpico è che non sarà lo switch Ostigard-Perez a spostare gli equilibri. Il Mazzarri bis si concluderà tra quattro mesi e De Laurentiis ha comunque deciso di supportarlo spendendo per Ngonge e Mazzocchi i soldi incassati da Elmas. Prendendo Traorè e Dendoncker in prestito. Ma per costruire la squadra che verrà, per la vera rifondazione, è forse più prudente attendere l'estate. Quando ci sarà un altro allenatore, con la possibilità di costruire un progetto a medio termine.


La Roma con De Rossi vince ancora: vittoria per 2-1 a Salerno

Finisce 1-2 all'Arechi il match tra Salernitana e Roma, gara valida per la 22esima giornata di Serie A. I giallorossi conquistano tre punti fondamentali per la rincorsa alla Champions: scavalcate Bologna, Lazio e Fiorentina, e la distanza dall'Atalanta è di un solo punto. I granata invece sono sempre più fanalino di coda del campionato.

Nel primo tempo è una partita molto bloccata, dove la Roma prova a tenere in mano il dominio del gioco e la Salernitana cerca di sfruttare le ripartenze. Giallorossi che faticano a trovare Lukaku e Dybala davanti. Meglio i granata in avvio: molto solidi e più propositivi, trovano anche tre volte il tiro verso la porta avversaria. Nessuna delle due squadre trova lo spunto giusto, con zero palle gol e pochi tiri nello specchio.

È la ripresa a regalare emozioni. Al 51esimo Maggiore tocca di braccio in area: è calcio di rigore per la Roma. Dal dischetto si presenta Dybala che spiazza Ochoa e sblocca la gara. Al minuto 66 i giallorossi sembrano archiviare la causa, con il raddoppio firmato da Pellegrini a porta vuota su cross di Karsdorp. Ma la Salernitana ha cuore e a 20 dalla fine la riapre con un'incornata di Kastanos sull'assist di Tchaouna. I granata nel finale spingono e ci provano mettendo paura a De Rossi e i suoi, ma senza riuscire a concretizzare.