Cinque giorni fa, il sindaco di Lampedusa Totò Martello si faceva fotografare mentre stringeva la mano a Luciana Lamorgese in relazione alla gestione del flusso migranti che sta interessando Lampedusa in questo periodo, dichiarando di aver avviato con la ministra dell'Interno "un dialogo diretto ed importante a 360 gradi".

Ma non avendo avuto soluzioni concrete, con l'hotspot isolano che adesso ospita un migliaio di persone, Martello oggi è sbottato dichiarando:

"E' una situazione ormai ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L'hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull'amministrazione comunale e sui lampedusani". "Oggi non ci saranno trasferimenti in traghetto verso Porto Empedocle e intanto i barchini provenienti dalla Tunisia stanno continuando ad approdare sull'isola". 

Nonostante il Governo stia attuando la strategia di bloccare in porto "con motivazioni al limite del ridicolo" le navi delle ong, il traffico di barche dirette dal nord Africa in Europa è in costante aumento. Naturalmente, gli estremisti di destra Salvini e Meloni adesso si sono dimenticati di ripetere che il fenomeno sia dovuto al cosiddetto "pull factor" o effetto traino rappresentato dalla presenza in mare di navi umanitarie.

Ma se le navi delle ong non possono operare, esistono comunque navi ed equipaggi che non vengono meno agli obblighi di salvataggio imposti dalle leggi del mare e dal diritto internazionale.

Ultimo esempio quello del mercantile italiano Cosmo che ha tratto in salvo 110 persone a bordo di un'imbarcazione in gravi difficoltà, la cui presenza era stata segnalata dall'aereo Moonbird, insieme a quella di un'altra barca con 70 persone a bordo che, invece, sono state "catturate" dalla cosiddetta Guardia costiera libica all'interno della SAR maltese. 

Ai naufraghi a bordo del mercantile, ovviamente, non possono essere garantiti gli spazi e l'assistenza medica di cui necessitano, pertanto adesso la nave è in attesa del solito e ridicolo tira e molla per ottenere il permesso a sbarcarli in un porto sicuro.


Aggiornamento.

Al mercantile "Cosmo", i cui migranti a bordo sarebbero 108, è stato indicato di far rotta verso Pozzallo dove, in rada, dovrà attendere che vengano prima eseguiti i tamponi per verificare eventuali contagiati da coronavirus. Una volta conosciuto l'esito dei test, alla nave sarà permesso l'attracco in porto, mentre i migranti, almeno temporaneamente, saranno ospitati nell'hotspot di Pozzallo.