Esteri

Nuovo attacco dello Stato ebraico al contingente Unifil, feriti due soldati dello Sri Lanka


"Il motto pregiudicato e schietto
Fu detto da un baldo giovanotto
Fu trovato molto bello se ne fece un ritornello
E il ritornello allegro fa così

Me ne frego non so se ben mi spiego
Me ne frego con quel che piace a me
Me ne frego non so se ben mi spiego
Me ne frego con quel che piace a me..."

Così recitava una delle marcette che andavano in voga nel ventennio fascista. Perché citarla? Perché descrive alla perfezione quello che il morale esercito dello Stato ebraico sta facendo in Medio Oriente, in barba al diritto internazionale (umanitario).

I complici che hanno permesso ad Israele di promuovere le sue politiche prima di apartheid e poi di genocidio, adesso spalancano occhi e bocca per denunciare i crimini di guerra dello Stato ebraico, dopo che la sua arroganza e il suo menefreghismo in relazione al diritto internazionale gli hanno suggerito che fosse necessario anche cercare di ammazzare i militari del contingente Unifil in Libano... un contingente in missione di pace per conto delle Nazioni Unite.

Nonostante ieri la comunità internazionale abbia denunciato l'accaduto come crimine di guerra, oggi il morale esercito israeliano ha nuovamente attaccato il contingente Unifil, prima con un colpo di artiglieria contro l'ingresso della base a Naqura, vicino al confine con Israele, poi con un carro armato che ha sparato contro una torretta di osservazione ferendo due soldati del contingente dello Sri Lanka (secondo Reuters, che cita fonti Onu, uno sarebbe in gravi condizioni). In uno dei precedenti attacchi un carro armato israeliano aveva sparato contro la torretta di osservazione della stessa base, ferendo due soldati indonesiani.

La missione Unifil dispiega nell'area un contingente di oltre 10mila uomini da 50 paesi diversi, molti gli italiani, che operano come cuscinetto tra Libano e Israele.

Nonostante le proteste dei governi che contribuiscono alla missione Unifil , oltre che delle varie agenzie Onu, Israele, in ossequio al fascistissimo motto "me ne frego", continua a bombardare il contingente di pace. 

E la Casa Bianca che cosa ha detto in proposito? Per ora assolutamente nulla, compresa anche la vicepresidente Harris, candidata dem alle presidenziali di novembre.

Adesso la domanda a cui coloro che finora sono stati complici di Israele sono chiamati a rispondere e è se l'impunità concessa allo Stato ebraico Israele, oltre che al genocidio del popolo palestinese, preveda anche l'assassinio dei militari della Nazioni Unite, compresi quelli italiani?

Autore Ugo Longhi
Categoria Esteri
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