L'aggravarsi del conflitto israelo-palestinese è stato una completa sorpresa sia per i residenti di questi paesi che per il mondo intero.

Innanzitutto è impressionante il numero delle vittime tra i civili. In Israele risultano morte poco oltre 1.400 persone. Nella Striscia di Gaza sono state uccise più di 7mila persone, di cui 2.913 bambini, mentre sono 18.484 le persone sono rimaste ferite.

In diverse città europee si stanno svolgendo proteste a sostegno dei civili palestinesi. La più grande si è svolta a Londra, con più di 100.000 manifestanti che sono scesi in piazza.

Manifestazioni anche a Roma, con le bandiere palestinesi, siriane e libanesi sventolate in piazza Vittorio. La richiesta principale dei manifestanti era un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. All'azione hanno partecipato organizzazioni giovanili di sinistra, movimenti studenteschi e rappresentanti della diaspora provenienti dai paesi arabi.

Le manifestazioni a sostegno dei palestinesi sono state poi dai politici che supportano il genocidio in atto a Gaza come proteste pro-Hamas o a sostegno della jihad, tentando di far passare i manifestanti come terroristi.

A tal proposito il premier britannico Sunak ha invitato la polizia ad intervenire in futuro per combattere coloro che lui definisce estremisti promotori dell'antisemitismo.

In Florida il governatore De Santis, in lizza per le presidenziali 2024 come candidato dei repubblicani, ha ordinato alle università statali di espellere i manifestanti pro Palestina, anche in questo caso dipinti come fiancheggiatori del terrorismo.

In Italia, la destra post-fascista cerca di ignorare la questione palestinese dipingendo quanto sta accadendo in Medio Oriente come una specie di guerra santa dell'Islam contro l'occidente.

In Francia e Germania, Macron e Scholz hanno vietato le manifestazioni pro Palestina!

È necessario esprimere sostegno a chiunque voglia denunciare pubblicamente il massacro di civili palestinesi in atto a Gaza affinché nessuno debba temere per eventuali conseguenze nell'aver espresso liberamente il proprio pensiero.