La pole odierna ottenuta sabato da Lewis Hamilton vale doppio. Infatti, oltre a consentirgli di partire dalla prima posizione della griglia del GP di Ungheria, quella conquistata sabato sull'Hungaroring è la 90.esima in carriera.

Il tempo del pilota inglese? 1:13.447, quasi un secondo e mezzo più veloce di quello da lui ottenuto lo scorso anno. Al secondo posto, staccata di un decimo, l'altra Mercedes del compagno di squadra, il finlandese Valtteri Bottas.

In seconda fila, le Mercedes dello scorso anno (ma solo colorate di rosa che gareggiano per la scuderia Racing Point e che dal 2021 si chiamerà Aston Martin) di Stroll e Perez, rispettivamente terzo e quarto, seguite dalle due Ferrari di Vettel e Leclerc. Tutte e quattro le vetture, più lente delle Mercedes di un secondo, sono racchiuse nello spazio di circa 5 decimi.

E quasi con lo stesso tempo di Leclerc troviamo, a partire dalla quarta fila, la Red Bull di Verstappen (che lo scorso anno aveva ottenuto la pole con un tempo migliore di 3 decimi), seguita dalle due McLaren di Norris e Sainz, mentre chiude la quinta fila l'Aplhatauri di Gasly.

In attesa di conoscere se domenica la dea bendata deciderà o meno di volersi divertire mettendo qualche ostacolo davanti alle Mercedes, le due frecce nere (quest'anno l'argento ha cambiato colore) hanno mostrato nei primi due circuiti dove finora si è gareggiato una superiorità imbarazzante nei confronti delle altre scuderie facendo prevedere, sul barometro di questa stagione, noia profonda per il resto delle gare che si disputeranno nel 2021... almeno per quanto riguarda la lotta per la vittoria.