Mancano ormai pochi giorni al 26 novembre, data in cui la sonda Sismic Investigations, Geodesy e Heat Transport (InSight), inviata dalla Nasa, atterrerà sulla superficie di Marte, dopo 6 mesi e mezzo di viaggio.

InSight, la prima missione per studiare in profondità il sottosuolo di Marte, ha preso il via dalla base dell'aeronautica militare di Vandenberg, nella California centrale, lo scorso 5 maggio. La sonda entrerà nell'atmosfera marziana ad una velocità di 19.800 km/h, fino a rallentare ad una velocità di 8 km/h prima di toccare il suolo: un decelerazione che avverrà in poco meno di sette minuti.


Poiché, a causa del tempo di ritardo nelle comunicazioni tra Marte e la Terra, gli ingegneri che controllano la sonda non possono guidarla manualmente, l'atterraggio avverrà in automatico tramite una serie di comandi pre-programmati presenti nella stessa navicella spaziale, studiati e riprovati un numero infinito di volte, anche sulla base dell'esperienza maturata in precedenti missioni.

Inoltre, a far da compagnia al lander, sono stati inviati due mini satelliti - delle dimensioni di una valigetta - Mars Cube One (MarCO), soprannominati Eve e Wall-e, che orbiteranno nei pressi della sonda per ritrasmette i dati di InSight sulla Terra quasi in tempo reale.

InSight, una volta che la sua strumentazione inizierà ad operare, sarà in grado di raccogliere informazioni preziose sulla struttura del sottosuolo di Marte, fornendo dati in grado di svelarne la formazione e l'evoluzione, il che aiuterà a capire meglio anche la struttura del nostro pianeta.


NB. Le immagini sono riproduzioni realizzate da NASA/JPL-Caltech