Zelensky ha chiesto a Usa, Gran Bretagna e Francia il via libera per estendere il conflitto in Russia
Nel resoconto di fine giornata di sabato, il presidente Zelensky ha ringraziato il proprio esercito per come si sta opponendo all'avanzata russa nel Donetsk e per "aver spinto la guerra nel territorio dell'aggressore".
Il presidente ucraino ha poi ringraziato i partner, "che hanno reso questa settimana efficace in termini di sanzioni contro la Russia e gli individui ad essa associati. Questo dovrebbe essere percepito ogni settimana: le sanzioni funzionano davvero e chiunque provi a aggirarle riceverà una risposta dal mondo. Stiamo preparando nuove decisioni - ha proseguito - che imporranno restrizioni allo Stato russo.
Sono grato per i nuovi pacchetti di difesa per l'Ucraina.
Questa settimana abbiamo un pacchetto americano. Missili per Stingers, proiettili per HIMARS, artiglieria calibro 155 mm. Stiamo lavorando su una logistica tempestiva, per rendere gli aiuti utilizzabili in prima linea il prima possibile. E attendiamo con grande attesa le decisioni sulle capacità a lungo raggio: dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dalla Francia. Attendiamo con ansia decisioni forti che avvicineranno una pace giusta".
Pertanto, Zelensky ha detto di attendere da Washington, Londra e Parigi il via libera all'utilizzo dei missili di precisione a lungo raggio (fino a 300 K) e il via libera ad incursioni aree (con caccia F-16 e armi occidentali) in territorio russo. È possibile interpretare altrimenti le sue affermazioni?
Ieri il ministero della Difesa della Bielorussia ha mostrato, tramite l'agenzia di stampa statale BelTA, i resti di presunti droni ucraini, abbattuti dopo aver violato il confine.
Oggi, lo stesso ministero ha pubblicato via social le immagini di mezzi corazzati su vagoni ferroviari, dichiarando di voler rafforzare il confine con l'Ucraina.