Torrentz.eu, uno fra i più grossi siti torrent del mondo, ha salutato per l'ultima volta i suoi milioni di utenti. La chiusura, che ha preso tutti alla sprovvista, viene vista da molti come la fine di un'epoca.

Creato nel 2003, a differenza di altri siti come The Pirate Bay, Torrentz non conteneva file pirata, ma era un motore di ricerca, o meglio ancora un meta-motore di ricerca, dal momento che raggruppava i risultati di altre decine di motori di ricerca, limitandosi a fornire link ai file ospitati su altri siti.

Poche ore fa, senza nessun preavviso, Torrentz ha disabilitato tutte le sue funzionalità. A una prima occhiata, la home page sembra sempre la solita, ma sotto la box di ricerca compare un triste messaggio che ci ricorda cosa è stato il sito, descrivendolo appunto al passato:


Provando ad effettuare una ricerca, non otteniamo nessun risultato. Cambia solo il messaggio, questa volta un saluto:

Pur non contenendo dei file, Torrentz aveva una procedura che prevedeva la rimozione di link, a seguito di indicazioni da parte di titolari di copyright. Questo, però, non è stato sufficiente ad evitare che RIAA (Recording Industry Association of America, che rappresenta l'industria discografica) e MPAA (Motion Picture Association of America, che raggruppa le sette maggiori case di produzione cinematografica) lo segnalassero alle autorità americane, che lo avevano inserito nell'elenco dei siti sospettati di pirateria online.

Il download in modalità torrent è un modo molto diffuso per la condivisione di file. Gli utenti scaricano un file di piccole dimensioni, che contiene le informazioni per ottenere il file vero e proprio, attraverso collegamenti ad una schiera di utenti diversi che lo hanno già scaricato in tutto o in parte, in modo totalmente decentralizzato, prendendo un po' da uno e un po' da un altro. Un sistema che, nonostante la cattiva reputazione dovuta al suo impiego a scopo piratesco, viene utilizzato in molti casi con finalità del tutto legittime.

La chiusura di Torrentz segue a breve distanza di tempo quella di KickassTorrents, uno dei siti torrent più famosi, che poteva vantare addirittura un volume di traffico superiore a quello di The Pirate Bay, accompagnata dall'arresto in Polonia del suo presunto proprietario, l'ucraino Artem Vaulin.

E' probabile che anche i titolari di Torrentz, che al momento non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione, si siano sentiti mancare il terreno sotto i piedi ed abbiano deciso che fosse meglio non tirare ulteriormente la corda.