Il Bioparco di Roma comunica che è stato rinnovato il Museo Ambiente e Crimine (MACRI), realizzato grazie alla collaborazione con il Corpo forestale dello Stato ed intitolato all’etologo Danilo Mainardi, scomparso solo da pochi mesi.

Il MACRI è unico nel suo genere in Europa ed ha l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico su diverse tipologie di reati, da quelli che deturpano il patrimonio ambientale a quelli perpetrati nei confronti della specie protette, nonché sui reati commessi nell’ambito del settore agroalimentare.

Il percorso del MACRI si snoda lungo una superficie di circa 400 mq ed è caratterizzato da pannelli esplicativi, immagini video e teche espositive che mettono in risalto le principali minacce alle risorse naturali del nostro Pianeta; animali vivi come avocette, testuggini e tortore tropicali saranno di supporto alla visita.

Una sezione particolare è dedicata agli strumenti e alle tecniche di indagine utilizzate dalle forze l’ordine per contrastare questi fenomeni di illegalità: dalle tecniche di laboratorio forense al laboratorio mobile del CFS, dal metodo per l’individuazione del punto di innesco di un incendio, al criminal profiling, dalle tecniche di identificazione delle specie protette, alla collaborazione con associazioni internazionali come l’Interpol e l’Europol.

Inoltre, domenica 16 luglio sarà l'ultimo giorno per visitare la mostra "La cacca: storia naturale dell’innominabile", realizzata per far conoscere, in maniera divertente, la naturalità di questo materiale da molteplici punti di vista, a partire da quello fisiologico per arrivare a quello naturalistico ed ecologico. Con un filo conduttore: la cacca è vita, ovvero, senza la cacca degli animali non ci sarebbe terra fertile e quindi non ci sarebbero gli alberi, l’ossigeno, il cibo… non ci sarebbe la vita.