La mia nonna me lo raccontava...
Con lei potevi parlare di tutto, e tutto diventava festoso, allegro, gioviale... in una parola: veneto!
Ma su una cosa non si doveva scherzare.... sul Piave !
Mia nonna Antonietta Santolin, classe 1921, figlia del Caimano del Piave Angelo Santolin, entrambi nativi di Maserada sul Piave, era solita pregare per fine ottobre, ma non esclusivamente per la ricorrenza dei morti o dei Santi.... c'era di più.
Pregava per i morti ai piedi del Montello, lungo il fiume Piave a Moriago della Battaglia.
In questo luogo così particolare, sulla sponda del fiume Piave oltre il Montello, gli ultimi giorni di ottobre 1918, si sviluppò l'offensiva della Battaglia della Vittoria guidata dagli Arditi e che portò alla fine della Grande Guerra.
Sacrificarono la vita migliaia di giovanissimi soldati, i diciannovenni Ragazzi del '99.
Lei e le sue sorelle, sostenevano che in questo tempo, le acque del Piave erano solite agitarsi poiché cercavano ed invocavano preghiere.
Preghiere per tutti quei ragazzi che ogni anniversario agitavano le acque del Piave a testimonianza del loro essere ancora lì, rigorosamente ed eternamente "a difesa del Piave e dell'Italia".
Mi raccontò che quando era piccola, un gruppo di compaesane era solita pregare incessantemente lungo gli argini del Piave, sino a quando la furia del Piave non si placava.
"Sono i nostri, puteo. Son tornai per amor del Piave.
Son tornai, per noi poaretti."
Pregate per il Piave, credetemi... ed egli si calmerà!