Brutta malattia la presunzione, soprattutto quando la si usi in campo politico.

È quello che è accaduto a Pomigliano d'Arco dove un "certo" Vittorio Sgarbi, presentandosi sotto la bandiera di Forza Italia, alle politiche del 4 marzo ha deciso di confrontarsi con il candidato 5 Stelle - che tra l'altro "giocava in casa" - Luigi Di Maio.

Il risultato che ne è uscito è stato imbarazzante... per Sgarbi. La batosta elettorale subita dal "professore" (surclassato con il triplo delle preferenze) è stata tale da far sì che in questi giorni la sua collera si sia abbattuta su tutti i programmi dove inopportunamente sia stato invitato.

A mettere la ciliegina sulla torta ci hanno pensato pure gli inviati de Le Iene che lo hanno incalzato in merito ad un suo presunto mancato pagamento del conto di una pizzeria di Acerra, facendolo andare, inutile dirlo, fuori dai gangheri.

Un riposo forzato a lungo termine è ormai auspicabile, se non doveroso per il nostro "ambasciatore" culturale.