Uno dei tanti nodi presenti nel problematico e controverso progetto relativo all'ampliamento dell’aeroporto Costa d’Amalfi è il famoso "piano industriale ritenuto da tutti gli attori confidenziale e segreto", nel quale esplicitamente si parla di un traffico aereo molto superiore rispetto a quello indicato nella Valutazione d'Impatto Ambientale presentata nel 2016.

Credo, dopo aver letto tutti i documenti del masterplan e come ho scritto anche nella mia relazione, che non si possa inserire in un territorio una tale criticità ambientale (rappresentata dall'ampliamento dell'aeroporto) che agirebbe sulla salute dei cittadini e di mezza piana del Sele (la cui vocazione agricolo- casearia è fuori discussione e il pericolo per quarta gamma e rucola Igp è reale), 

In base alla  Via del Ministero,  il numero di passeggeri e destinazione d'uso del piano industriale della rete aeroportuale campano del 26/03/2019, " Riservato e  strettamente confidenziale , non corrispondono.   

Come è possibile farsi approvare una Via nel 2016 e cambiare poi le carte in tavola con un documento tra le parti? 

È forse possibile e consentito chiedere una Via per una cosa e farne poi un’altra?

Forse per un  piccolo aeroporto nessuno avrebbe investito un solo euro? Poi esiste il nodo dei 40 milioni di euro dello sblocca Italia già prorogato di anno in anno grazie al famoso Movimento 5 Stelle, che ha dimenticato la stella ambiente, con scadenza 31 dicembre 2022…

Taccio sulle criticità sulla salute perché la scienza va scritta altrove e lo scrivente l’ha già scritta e pubblicata, taccio sul problema sorvolati e trasportati e siamo in attesa di Enac su metropolitana e tratta ferroviaria Salerno-Reggio, che si dovrà esprimere sulla distanza di sicurezza di tali opere dalla pista.

Tra l’altro, chi dovrebbe attendere alle prescrizioni ante operam sembra che abbia risposto di non saperne nulla. 

Le stesse prescrizioni imposte ante operam non sono un giochino da ragazzi, si tratta di monitorare tutta l'aria per un anno oltre ad altre cose che al momento non esistono o almeno non sono a conoscenza degli enti interpellati. 

Da ciò che continuo a leggere sembra sempre che si stia procedendo a chissà cosa. Sarebbe tra l'altro interessante conoscere dagli attori e quindi anche dalla Regione a quanto sono lievitati ad oggi gli eventuali costi delle opere. A giudicare dai vari rincari forse raddoppiati? E onestamente in un periodo di tale crisi è proprio un aeroporto la priorità? 

E che dire del piano industriale in cui da una parte si prospettano milioni di passeggeri già nel 2024 e dall'altra 5-6 milioni nel 2043...con fantomatici e secondo me fantascientifici 5000 posti di lavoro ? Ma non scherziamo ,  dove sta la verità? 5000 posti presunti probabilmente in tutta la filiera e se tutto sarebbe andato bene e prima del disastro pandemia e Guerra !  Non mi sembra che nella ex Alitalia si navighi bene a posti di lavoro e non conosco la condizione dei lavoratori  tutti " a Capodichino ! 

Questi aeroporti tra l'altro devono finirla di mangiare denaro pubblico e nessuna speranza per fondi europei. Tra l'altro non sono finanziabili aeroporti che sono a meno di 100 km e serviti per lo più da Tav....queste sono le regole UE . 

Ancora bisogna raccontare che nel mondo intero oggi si va a riduzione delle emissioni e la salvaguardia dell'ambiente oggi è " scritta nella costituzione Italiana "......qualcuno credo lo sta dimenticando, altri invece non conoscendo,  e non essendo assolutamente in grado di poter parlare sull'argomento ambiente e patologie umane, chiacchierano a Vanvera. Da anni sorridendo aspetto qualche collega pari grado che venga qui dal mondo a smentire con ricerche alla mano  il fatto che un aeroporto rappresenti una reale criticità e che gli inquinanti in gioco sono pericolosissimi!  Purtroppo con 21 citazioni solo del primo lavoro pubblicato negli U.S.A. e con le bibliografie mondiali esistenti potrebbero parlare Politici, pizzaioli e ingegneri ma non medici.... e scienziati. 

Come se questo non bastasse, siamo in attesa anche della sentenza del Tar sugli espropri da fare, che non costituiscono certo un aspetto secondario del progetto. E i cittadini interessati non si sono certo arresi, tanto che dopo 6 anni, al di là di annunci e dichiarazioni di inizio lavori, più di qualche buco nel terreno non è stato fatto.


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