L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato in appello a un anno di reclusione, di cui sei mesi con la condizionale. La sentenza è stata emessa questo mercoledì in relazione al cosiddetto caso "Bygmalion", relativo al finanziamento della sua campagna elettorale del 2012.

La giustizia francese ritiene che Sarkozy, che nel 2012 perse la corsa per l’Eliseo, fosse a conoscenza dell’esistenza di un meccanismo messo in piedi per dissimulare i finanziamenti della sua campagna elettorale di Sarkozy, che avevano raggiunto una quota ben oltre quella massima stabilita dalla legge. 

In prima istanza, nel settembre 2021, Sarkozy era stato condannato a un anno senza condizionale. Tuttavia, in appello la pena di Sarkozy è stata ridotta. Inoltre, i sei mesi di reclusione saranno scontati con misure alternative decise fra i giudici e l’imputato nei prossimi 30 giorni.

Nonostante la condanna, l’ex presidente ha già annunciato il ricorso in Cassazione. La battaglia legale di Sarkozy, quindi, è tutt’altro che finita.

"Nicolas Sarkozy - sostiene il suo avvocato Jacqueline Laffont - è innocente dei fatti di cui è accusato e intende continuare su questa strada. Noi lo seguiremo e lo sosterremo con forza. Ci presenteremo davanti alla Corte di Cassazione e, se necessario, andremo fino in fondo, per avere giustizia".