Luana Rainone,  31enne originaria di Sarno e residente a San Valentino Torio, era scomparsa da un mese. Il cadavere della donna è stato rinvenuto all'alba di questa mattina, avvolto in una coperta, gettato in un pozzo tra San Valentino Torio (Salerno) e Poggiomarino (Napoli). Il ritrovamento è stato fatto dai carabinieri.

Luana scompariva "abitualmente", ma dopo un paio di giorni tornava sempre a casa.  Dove si recava? A trovare un altro uomo, nonostante fosse sposata. E proprio il marito della donna avrebbe indirizzato i carabinieri all'amante della donna che, un volta arrestato, ha finito poi per confessare il delitto, indicando il luogo in cui si era sbarazzato del cadavere.

Così Nicola Del Sorbo, questo il suo nome, ha ricostruito come e perché ha ucciso Luana Rainone: lei voleva che lasciasse la sua compagna, madre di tre dei suoi sette figli (altri quattro erano nati da un precedente matrimonio), lui diceva di non poterlo fare; lei allora gli ha lanciato addosso il cellulare, lui ha afferrato un coltello e le ha sferrato un colpo, fatale, alla gola. Altre fonti parlano che il motivo dell'uccisione sarebbero stati 100 euro che la donna si rifiutava d consegnare.

Nicola del Sorbo, 34 anni, non era nuovo a problemi con la giustizia: condannato due volte per violenza privata e lesioni, si trovava a piede libero in attesa dell'udienza del tribunale di sorveglianza in seguito a un'istanza presentata dal suo avvocato per chiedere una pena alternativa al carcere. La prima condanna risale, nel 2014, era di 6 anni per estorsione nei confronti della suocera.

L'autopsia sul corpo della donna, che verrà eseguita nei prossimi giorni, chiarirà le cause della morte, permettendo agli inquirenti di valutare la veridicità o meno del racconto dell'assassino in relazione a come ha ricostruito il fatto.