L'ELT, in costruzione nel deserto cileno, è uno strumento senza precedenti per le osservazioni astronomiche effettuate dalla Terra
L'Extremely Large Telescope è un nuovo sistema di osservazione astronomica basato su un telescopio riflettente con uno specchio primario segmentato di 39,3 metri di diametro e uno specchio secondario di 4,2 m di diametro. Una volta in attività, il telescopio sarà in grado di raccogliere una quantità di luce superiore a 100 milioni di volte rispetto a un occhio umano e 10 volte maggiore rispetto ai più grandi telescopi ottici di ultima generazione, correggendo anche la distorsione atmosferica. Le sue prestazioni saranno maggiori persino rispetto a quelle del telescopio orbitante Hubble, tanto da fornire immagini 16 volte più nitide.
L'ELT sarà "il più grande occhio del mondo rivolto al cielo", il più grande telescopio nel visibile/vicino-infrarosso al mondo. L'ELT si dedicherà a molti dei più scottanti problemi irrisolti dell'astronomia. Potrebbe, in futuro, rivoluzionare la nostra percezione dell'Universo, proprio come fece il telescopio di Galileo 400 anni fa. L'autorizzazione alla costruzione dell'ELT è stata concessa alla fine del 2014.
Il progetto ELT è finanziato dai 16 Stati membri dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO), organizzazione inter-governativa di scienza e tecnologia preminente in ambito astronomico di cui fa parte anche l'Italia, quarto contribuente di un budget che lo scorso anno era intorno ai 240-250 milioni di euro. Il costo complessivo dell'ELT è pari a 1,4 miliardi di euro.
L'ELT è attualmente in costruzione nella regione del deserto di Atacama in Cile, dove l'ESO gestisce già tre siti di osservazione a La Silla, Paranal e Chajnantor. L'ELT è in costruzione presso il Cerro Armazones, a 20 chilometri dal Paranal, sede del VLT.
Nel filmato, il recente test in cui la cupola di 10 metri è stata fatta muovere in entrambe le direzioni a 1 cm/s, ma la velocità operativa finale sarà di 5 km/h. Il test è stato eseguito dagli ingegneri di Cimolai, la società incaricata dall'ESO di progettare e costruire la cupola dell'ELT e la struttura del telescopio.
Ruotare la cupola non è un'impresa da poco, poiché il suo scheletro pesa attualmente circa 2500 tonnellate e alla fine peserà circa 6100 tonnellate una volta terminato. Questo primo test è stato effettuato "manualmente" con appositi dispositivi idraulici, ma alla fine la cabina ruoterà tramite carrelli motorizzati.
La cupola, nella sua forma definitiva, avrà un rivestimento in alluminio coibentato per proteggere il telescopio dalle intemperie e porte scorrevoli per aprirlo alle stelle. Costruire questa meraviglia dell'ingegneria nel mezzo del deserto presenta sfide uniche, eppure, le recenti conquiste come la cupola rotante e i primi segmenti di specchio conservati al Paranal mostrano che l'ELT si sta avvicinando a diventare realtà.