Intervista all’artista poliedrico e pluripremiato Nicola Paulillo che ci racconta il suo percorso artistico.

Nicola Paulillo nasce a Bisceglie, in Puglia dove vive tutt'ora ed inizia ad appassionarsi al disegno fin da piccolo. Ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui "PREMIO JESOLO 2023" organizzato dall'associazione Artemente Gallery di Gabriele Salvatore, che si è tenuta dal 25 al 31 maggio; "DA SUD A NORD IL COLORE NON HA DISTANZE" organizzato da Alfonso Restivo, ritrattista ufficiale dei vip, al Conceptartbrera, nel noto quartiere Brera di Milano, dal 25 marzo al 03 aprile; "VOLTERRA E LA SUA ANIMA ETRUSCA", a cura di Quirino Martelli, dal 18 al 29 marzo. Premio Miami di Salvo Nugnes a cura della Artfactory.event

“Più che con la pittura, lo ho cominciato con il disegno, a sei anni cercavo di riprodurre sul quaderno i robottoni giapponesi che negli anni ottanta hanno invaso le tv italiane, poi nel tempo, ho sviluppato la mia tecnica nel fumetto manga e, più avanti, nella pittura attraverso varie tecniche fino a soffermarsi alla più moderna street art su tela.

Per quanto riguarda il fumetto e la street art, mi ha molto colpito e soprattutto ispirato lo street artist Wolf art - Michele Lupo, creatore di opere che si illuminano al buio. Quando le ho viste sono rimasto folgorato e ho deciso di imbarcarmi in questa nuova avventura artistica.

Ringrazierò sempre Gabriele Salvatore e la sua Artemente Gallery per l'impegno che hanno messo nella manifestazione in cui sono state presentate le mie opere: "Omaggio a Federico Moccia", dedicata al noto regista, e "Omaggio a Ritorno al futuro", dedicata alla famosa trilogia dell'omonimo film (che a me piace tantissimo). Inoltre, oltre a Federico Moccia, era presente alla manifestazione il comico del programma Made in Sud Marco Capretti. Entrambe le opere presentate si illuminano al buio. L’ultima mia fatica è la Fortezza delle Scienze come, Mangaka sono appassionato, come citato prima, costruire soggetti che rispecchiano i personaggi dei famosi cartoni animati degli anni 80, utilizzando vari materiali.

Traggo spunto dalla vita, dall'esperienza, dalle situazioni che circondano me e le persone intorno a me e dalle cose. Come dico sempre io non mi reputo un artista, un poeta o uno scrittore (dato che faccio anche quello), ma un "Conversatore", perché parlando con le persone, ascoltandole, guardandole negli occhi, le loro emozioni e la loro vita arrivano al mio cuore.”


Potete trovare alcune delle opere più belle di Nicola Paulillo qui: 
https://www.sfogliami.it/fl/287970/nqft2fnf8ykz6kuryfg7mdrf3zgmx5q