Esultano i difensori dei diritti umani: la Repubblica Centrafricana sarà il 24esimo Paese africano ad abolire la pena di morte, mentre anche lo Zambia ha intrapreso il cammino legislativo per eliminarla. In ordine di tempo gli ultimi erano stati la Guinea nel 2016, il Chad nel 2020 e la Sierra Leone nel 2021.

L’Assemblea Nazionale di Bangui ha adottato la legge di abolizione e ora manca solo la firma del Faustin-Archange Touadéra. Oltre ad Amnesty International, anche la Chiesa accoglie lietamente questa notizia, perché per il nuovo catechismo riformato nel 2018 da Papa Francesco l’esecuzione capitale non è mai ammissibile.

C’è da dire comunque che la Repubblica Centrafricana era già un Paese “abolizionista nella pratica” perché dal 1981 nessuno era stato più condannato a morte, ma ora è arrivato il sigillo formale all’abolizione.

Per avere un riconoscimento mondiale si aspetta poi il passaggio parlamentare della ratifica del relativo accordo  internazionale, il Secondo protocollo opzionale della convenzione sui diritti civili e politici del 1991. 


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