La situazione creata da Putin sembra essere senza sbocco. L'invasione dell'Ucraina, la volontà di conquistare quel Paese, le minacce ad altri Paesi europei e alla Nato non possono essere dimenticati anche nel caso, improbabile, che tra Kiev e Mosca si raggiunga un accordo. Oltretutto... nessuno vuol perder la faccia in quella che sarebbe poi interpretata come una capitolazione che avrebbe come conseguenza la possibilità di un'ulteriore escalation della crisi.

Quello che si è venuto a creare è un groviglio pericoloso che potrebbe terminare solo con la capitolazione di Putin... ma anche questa ipotesi sembra molto remota.

Andiamo per gradi.

L'Ucraina si può arrendere ai russi o concedergli parte del suo territorio? Difficile crederlo, oltre al fatto che i nazionalisti locali renderebbero impossibile la vita ad un regime "putiniano". Ma, ammettendo pure che questo avvenga, i Paesi occidentali, a quel punto, ritireranno le sanzioni alla Russia? Anche in questo caso è possibile che accada, ma ciò sarebbe di certo interpretato come una sconfitta e un invito a Putin a ripetere quanto fatto in Ucraina in altri Paesi limitrofi, spingendo così l'appetito della Russia ancor più verso ovest.

Quindi, le sanzioni alla Russia rimarrebbero in atto fino a tempo indeterminato, almeno finché in Russia non cambierà regime. 

Anche se non così definitive, come annunciato all'inizio, le sanzioni in atto da meno di una settimana hanno messo in ginocchio la Russia sui mercati finanziari, costringendo la banca centrale di Mosca a misure di emergenza per rastrellare valuta estera e impedire che cittadini e aziende convertissero i propri rubli in altre valute.

Nei prossimi giorni, la crisi finanziaria della Russia da "tecnica" inizierà a diventare reale, colpendo in primo luogo l'operatività delle aziende, per poi riversarsi sui cittadini che inizieranno a veder mancare progressivamente i prodotti che fino ad allora avevano acquistato e usato senza alcun problema. 

Allora inizieranno le prime perplessità e le prime proteste, che potrebbero poi sfociare in una situazione che potrebbe divenire incontrollabile nel caso Putin non riuscisse a governarla senza ricorrere ad una dura e feroce repressione. E se Putin dovesse solo ipotizzare di perdere il controllo del Paese?

Difficile credere che uno come lui faccia le valigie, saluti e si rifugi in qualche sperduta isola del pacifico per il resto dei suoi giorni. È invece più ipotizzabile un'uscita di scena alla "muoia Sansone con tutti i filistei". È per questo che, per come si sono messe le cose adesso, c'è da preoccuparsi e molto e che quanto sta accadendo si estenderà in una progressiva escalation il cui esito è imprevedibile. 

Solo una "definitiva" uscita di scena di Putin potrebbe cambiare le cose.