Nell'ambito dei progetti sull’educazione alla legalità e finalizzati anche alla difesa civica del territorio molisano, i partecipanti al corso organizzato dalla Scuola Politica “G. Toniolo” hanno incontrato il criminologo Vincenzo Musacchio.

All’incontro si è parlato di mafie e mafiosità e del loro contrasto nel nostro territorio regionale. “Ognuno di noi è stato almeno una volta mafioso”, così ha esordito il prof. Musacchio. Prendendo lo spunto da una frase di Rita Atria. “La mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarci. Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici”.

Lo scopo dell’incontro come precisato in premessa da Mons. Giancarlo Bregantini e da Silvana Maglione è di spiegare ai presenti come le mafie sono cambiate e insedino un territorio sano come quello molisano.

“Denaro al posto del piombo”, “Corruzione in luogo della volenza”. “Le nuove mafie non s’infiltrano più nell’economia e nella società ma con esse s’integrano”. “I loro grimaldelli per entrare in Molise sono gli stupefacenti, l’usura, il traffico di rifiuti pericolosi, il riciclaggio, il turismo, la ristorazione”.

Molte le domande sulle complicità tra mafie e politica e a tal proposito Musacchio ha fatto riferimento alle indagini di Chinnici, Falcone e Borsellino e al sistema Montante.

“La raccomandazione e il clientelismo sono mafia”. “Il voto di scambio elettorale politico-mafioso indica che in quel territorio c’è criminalità organizzata”.

Le nuove mafie, ha detto più volte il criminologo molisano sono transnazionali, mercatistiche e silenti. Ha menzionato i politici condannati per complicità con le mafie. L’auditorio è rimasto stupito quando si è fatto cenno alle indagini passate sui rifiuti pericolosi in Molise.

“Di molti casi passati e presenti purtroppo nessuno parla”. “Ci siamo anestetizzati e assuefatti alle mafie e, ciò che è peggio, anche alla mafiosità”. “Dobbiamo reagire prima che sia troppo tardi”.

Un incontro proficuo con molte domande da parte dei presenti alcuni dei quali hanno raccontato anche le loro storie. Si è parlato di corruzione come linfa vitale della mafia.

Il prof. Musacchio ha insistito molto sul fatto che la criminalità organizzata di oggi è molto diversa da quella del passato, per cui, bisogna concentrarsi su questa e soprattutto sulle sue continue metamorfosi.

Quello con Musacchio doveva essere un unico incontro, invece, la direzione della Scuola lo ha già invitato ad altri incontri sempre sui temi della criminalità organizzata di cui il professore è uno studioso e un profondo conoscitore.