L'incidenza settimanale a livello nazionale è in rapido e generalizzato aumento rispetto alla settimana precedente, appena al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento e intorno alla soglia epidemica; la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e sopra la soglia epidemica. Questo andamento va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica.

I tassi di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19 non sono più in diminuzione.

Quasi tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio epidemico moderato, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto.

Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale.

Punti chiave:

• Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 18 ottobre – 24 ottobre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l'esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l'infezione nella prima metà di ottobre.

Aumenta in maniera importante l'incidenza settimanale a livello nazionale: 41 per 100.000 abitanti (18/10/2021 - 24/10/2021) vs 29 per 100.000 abitanti (11/10/2021 – 17/10/2021), dati flusso ISS, pertanto di poco al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti

• Nel periodo 6 ottobre - 19 ottobre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,83 – 1,16), in aumento rispetto alla settimana precedente. Sebbene appena al di sotto della soglia epidemica, si attende, in base a dati in proiezione, il superamento della soglia epidemica nei dati che saranno consolidati la prossima settimana. Aumenta e supera la soglia epidemica l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,13 (1,07-1,19) al 19/10/2021 vs Rt=0,89 (0,84-0,93) al 12/10/2021). Si ritiene che le stime di Rt siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell'Rt riportato si rimanda all'approfondimento disponibile sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).

• Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 3,8%, e stabile rispetto alla settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 26/10/2021), con una lievissima diminuzione del numero di persone ricoverate da 355 (19/10/2021) a 341 (26/10/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta lievemente al 4,5%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.423 (19/10/2021) a 2.604 (26/10/2021).

18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 3 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso.

13 Regioni/PPAA riportano un'allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (6.264 vs 4.759 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). È stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Aumenta lievemente la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (20% vs 19%).