Colpita da un drone la base aerea russa di Engels
Ieri notte, un drone ha sorvolato il territorio russo ed è esploso sulla base aerea di Engels, una di quelle che ospitano i bombardieri strategici di Mosca. Per il Cremlino, il drone è stato abbattuto, e non avrebbe fatto danni, salvo che i suoi detriti, cadendo hanno ucciso tre addetti.
L'Ucraina, come suo solito, non ha rivendicato l'attacco, ma il portavoce dell'Aeronautica, Yurii Ihnat, nelle ore successive ha affermato che "se i russi pensavano che la guerra non li avrebbe colpiti nelle retrovie, si sbagliavano".
Pertanto, è possibile ipotizzare che il drone caduto a Engels (località a circa 200 Km a sud-est di Mosca) fosse ucraino e, pertanto, sarebbe riuscito a penetrare, indisturbato, il territorio russo per circa 600 chilometri, prima di colpire pista e aerei di un importante obiettivo militare. Alcune fonti social, infatti, riportano di esplosioni e aerei distrutti.
Per Kiev, la base, è il principale aeroporto per i bombardieri che Mosca ha usato negli ultimi mesi per attaccare le infrastrutture civili ucraine. Gli stessi aerei sono progettati anche per lanciare missili con capacità nucleare e fanno parte del deterrente strategico della Russia.
Nell'ultimo bollettino sulle perdite russe in Ucraina dallo scorso 24 febbraio, lo Stato maggiore di Kiev fa sapere che Mosca ha perso finora 102.600 soldati, oltre a 3.016 carri armati, 6.017 veicoli corazzati da combattimento, 4.647 veicoli e serbatoi di carburante, 1.996 sistemi di artiglieria, 418 sistemi di razzi a lancio multiplo, 212 sistemi di difesa aerea, 283 aeroplani, 267 elicotteri, 1.707 droni e 16 imbarcazioni.