Mentre continuano le manifestazioni, Lettonia, Lituania ed Estonia chiedono nuove elezioni in Bielorussia
Non si interrompono, in Bielorussia, le proteste contro il risultato elettorale del 9 agosto che ha visto prevalere, ancora una volta, Alexander Lukashenko con una vittoria schiacciante, frutto però di brogli di cui la popolazione vuole chiedere conto.
Sabato, gli oppositori al dittatore bielorusso, in carica dal 1994, si sono dati appuntamento a Minsk per onorare un manifestante morto la scorsa settimana. Migliaia di persone hanno sventolato bandiere, acceso candele e deposto fiori nei pressi della stazione della metropolitana, dove Alexander Tarakovsky - questo era il nome del manifestante - è morto. Domenica, una settimana dopo lo svolgimento delle elezioni, è prevista una "Marcia per la libertà" nel centro della capitale.
E mentre la gente continua protestare in tutto il Paese, Lukashenko minaccia i manifestanti "suggerendo" di non uscire di casa. Inoltre, alcuni arrestati nei giorni scorsi vengono rilasciati in modo che mostrino i segni delle violenze e degli abusi cui sono stati sottoposti dalle forze di sicurezza della Bielorussia... almeno quelle ancora fedeli a Lukashenko, perché in molti hanno iniziato a gettar via la divisa, non più disposti a servire il regime.
In questa situazione, la comunità internazionale ha fatto i primi passi per far capire al presidente in carica che il suo tempo è finito, annunciando sanzioni.
Questa mattina, i leader di Lettonia, Lituania ed Estonia, in una dichiarazione congiunta, hanno chiesto alla Bielorussia di tenere nuove elezioni "libere ed eque", con il coinvolgimento di osservatori internazionali, esortando le autorità bielorusse ad astenersi dal commettere violenze contro i manifestanti e a rilasciare tutti i prigionieri politici finora detenuti.
Il risultato elettorale di una settimana fa aveva visto Lukashenko ottenere l'80,1% dei voti, mentre solo il 10,12% era andato alla principale candidata dell'opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, rifugiatasi in Lituania). Secondo la Tikhanovskaya, se i voti fossero stati conteggiati correttamente, ne avrebbe ottenuti tra il 60% e il 70%.