L'indice di fiducia del cliente serve a comprendere quanta fiducia i consumatori hanno nel futuro. Sembra un dato irrilevante, ma riveste una grande importanza per le imprese. Infatti, analizzando questa informazione, gli e-commerce e le imprese decidono quando e come investire in campagne pubblicitarie, e decidere le proprie strategie di marketing. 

Negli ultimi due anni l'indice di fiducia dei consumatori è migliorato. L'Istat, ha infatti spiegato che si tratta del secondo aumento consecutivo, dovuto soprattutto ad un'evoluzione positiva delle opinioni sulla situazione economica del Paese (comprese quelle sulla disoccupazione); le variabili riguardanti la situazione personale registrano un miglioramento più contenuto.

Come si conduce un'analisi sulla fiducia dei consumatori?

Sul sito dell’Istat è possibile consultare tabelle, che restituiscono una fotografia in base a diversi parametri (famiglie con le stesse caratteristiche, reddito familiare ecc.). Il clima di fiducia dei consumatori è espresso con numeri mettendo a confronto diversi mesi dell’anno. Le tabelle contengono i dati relativi anche al clima personale, al clima economico, clima corrente, clima futuro. Un altro fattore da non sottovalutare è l’esperienza del cliente intesa come risoluzione dei problemi (spedizione, metodi di pagamento, chiarezza delle descrizioni, eventuali difetti, resi ecc.). 

I servizi, fanno registrare a dicembre 2022 una riduzione dell'indice di circa 7 punti, un segnale di aspettative non  ancora consolidate positivamente. Per quel che concerne il commercio al dettaglio, invece, le piccole imprese proseguono con una lenta crescita ma restano in un limbo intorno al 100, mentre lo scarto con l'indice della grande distribuzione si mantiene intorno ai 20 punti - è quanto emerge da una ricerca di Confesercenti.

Il miglioramento degli e-commerce

In questo scenario di uscita dalla pandemia e soprattutto negli anni della pandemia gli e-commerce hanno registrato un enorme miglioramento. Tale miglioramento si sta assestando con il ritorno alla normalità, con qualche variazione ed eccezione. 

Inutile dire che molti e-commerce hanno chiuso, ma quello è un dato a parte, perché indica attività nate per cavalcare l'onda, senza basi solide (qualità, cura del cliente, strategie ecc.).

Molte aziende ed e-commerce,  che invece oggi resistono sul web e a dispetto della crisi adottano anche strategie personalizzate, pur tenendo in conto gli indici della fiducia dei consumatori. 

B-Rewards.com, ad esempio, grazie ad  esperti di settore ricerca  soluzioni che migliorino l’esperienza del cliente nel complesso: fidelizzazione del cliente, programmi fedeltà, Cashback, cura del cliente ecc. Uno dei più importanti progetti B-Rewards è un e-commerce interamente Made in Italy, dove esercenti e produttori di alta qualità trovano una vetrina in primo piano. 

Come scegliere il momento giusto per investire?

Sul sito dell’Istat è possibile consultare tabelle, che restituiscono una fotografia in base a diversi parametri (famiglie con le stesse caratteristiche, reddito familiare ecc.). Il clima di fiducia dei consumatori è espresso con numeri mettendo a confronto diversi mesi dell’anno. Le tabelle contengono i dati relativi anche al clima personale, al clima economico, clima corrente, clima futuro. Un altro fattore da non sottovalutare è l’esperienza del cliente intesa come risoluzione dei problemi (spedizione, metodi di pagamento, chiarezza delle descrizioni, eventuali difetti, resi ecc.).