Le ultime sul cosiddetto Qatargate ci informano che l'inchiesta è stata avviata a seguito di una segnalazione dei servizi segreti del Belgio. Il coinvolgimento dei parlamentari Ue è venuto alla luce a seguito delle indagini di polizia. Un coinvolgimento che riguarderebbe non solo le persone indagate, fermate e arrestate, ma almeno una sessantina di eletti all'eurocamera. E di questi, non è detto che tutti appartengano alla sinistra.
Però, dato che le persone coinvolte finora appartengono direttamente o indirettamente all'area socialista, i politici di destra in Italia, "microfonati" dalle testate che ne supportano la propaganda, hanno già emesso le proprie sentenze di colpevolezza... in barba al garantismo di cui da sempre si dicono paladini.
Un esempio tra tutti? Matteo Renzi. Così il senatore di Rignano sull'Arno ha commentato il Qatargate a Mattino 5 un paio di giorni fa:
"Le responsabilità penali sono personali. Certo è che in alcuni casi c'è una sorta di doppia morale, di ipocrisia. E questo vale soprattutto a sinistra. Quando le cose le fanno gli altri sono corrotti e pericolosi, se è in casa loro sono compagni che sbagliano. Così non va. ..."
Il senatore faccendiere o il faccendiere senatore che parla di doppia morale riferendosi ad altri fa letteralmente scompisciare dalle risate.
Infatti, Matteo Renzi fa esattamente le stesse cose dei parlamentari europei indagati in Belgio, con la sola differenza che il Parlamento europeo vieta ai propri eletti l'attività di lobbying di un eletto perché costituisce un palese conflitto d'interessi... mentre il Parlamento italiano, invece, non lo prevede.
Per questo i parlamentari in Belgio sono accusati di corruzione (ed hanno accettato soldi senza dichiararli), mentre in Italia Renzi fattura i soldi che riceve dagli arabi (e non solo dagli arabi), continuando a fare lo sbruffone e dando lezioni di etica politica a chicchessia, mentre quanto quello che lui sta facendo a Roma non è diverso da quello che faceva Eva Kaili a Strasburgo e Bruxelles.
Qualcuno può chiedere a Renzi perché non dovremmo credere che lui in Parlamento non stia facendo attività di lobbying, ad esempio, per bin Salman che gli ha dato un milione di euro per una presunta consulenza?
A parte il denaro fatturato, quanto fatto da Eva Kaili e quanto continua a fare Matteo Renzi non sono due cose diverse. Nei parlamenti di Stati Uniti e Gran Bretagna, solo per fare un esempio, l'attività di Renzi è considerata un reato. Ma nel Parlamento italiano ancora non sono riusciti a comprenderlo.... e si scandalizzano per il Qatargate!