Ogni amore è tenuto a mantenere il bacio, è solo il bacio a coniugare la lingua che dichiara l’amore con il corpo dell’amante. Non c’è bacio d’amore che non implichi infatti la lingua. Lo sappiamo: è la lingua che distingue un bacio d’amore altri genere di baci. Si può baciare affettuosamente un figlio, un amico, un cane, un fratello, un padre o una madre. Ma solo la presenza la lingua nel bacio implica l’erotismo del desiderio. Ogni bacio d’amore dichiara, infatti, sempre e silenziosamente, “ti amo”. E dal silenzio della lingua che scaturisce la dichiarazione d’amore del bacio.
Mentre mantengo il bacio, tocco la tua lingua, la tua voce, la tua parola è il tuo nome.mentre mantengo il bacio, trasforma il tuo corpo in una nuova lingua e in nuovo alfabeto. Mantengo allora il bacio; lo trattengono nella memoria e nel tempo. L'esperienza della lingua e come se il mondo nascesse un’altra volta. Il bacio non unifica, non compenetra, non fonde gli amanti in un solo corpo.
Nel bacio, i corpi restano sempre divisi, separati, distinti. La psicologia cosiddetta scientifica riduce il bacio a un’esplorazione dell’igiene del partner necessaria per la tutela della propria salute. Allo stesso modo riduce l’estasi amorosa a un effetto della dopamina su certe zone del cervello destinate a esaurirsi in un arco di tempo assai ristretto: tra i 10 e i 18 mesi. In seguito si spalanca un bivio: accettare il decadimento della spinta erotica del desiderio oppure cambiare il proprio partner per rinnovare il doping cerebrale con nuove dosi di dopamina.
Se prendiamo le cose alla loro radice, l'esperienza del desiderio è quello di un fuoco che si accende. E non c’è amore che non sia accompagnato dal fuoco del desiderio sessuale. In altre parole l’amore viene ridotta cinicamente a una vera e propria illusione dell’istinto piegata inconsciamente alle necessità universali della riproduzione della specie. Il desiderio sessuale non è mai del tutto piegato alla legge della riproduzione sessuale, piuttosto questo desiderio appare sempre deviante ed eccentrico nei confronti di qualunque riduzione della sessualità allo schema naturale dell’istinto.
Mentre l’istinto, che definisce l’orientamento sessuale nel mondo animale, si eredità filogeneticamente e coincide con i processi vitali dell’organismo, la pulsione è un'attività che ha come fondamento il pervertimento dell’istinto naturale. E' una tra le più grandi conquiste teoriche di Freud: la pulsione sessuale opera libera dalla pressione istintuale della riproduzione della specie. Non punta a subordinare la sessualità alla finalità dell’istinto, ma ne mostra tutta la devianza e l’eccedenza lussuriosa. Il fine che orienta la pulsione sessuale non è la riproduzione della specie, ma il godimento perverso-polimorfo del proprio corpo.e questa la matrice dell’erotismo che non trova, non a caso, diritto a 10 cittadinanza nel mondo animale.esso definisce la dimensione del desiderio sessuale nella vita umana.
È come un vento di primavera, una pioggia d’estate, una forza vitale anarchica, non governata dalla busta dell’istinto. Un desiderio irresistibile di baci accomuna gli amanti di ogni luogo e tempo.Da sempre l’uomo ha celebrato i baci attraverso ogni forma di arte: figurativa, letteraria, musicale e cinematografica. Il bacio più famoso del mondo è la scultura di Rodin titolata Il Bacio, nella quale i due amanti seduti su una sporgenza rocciosa, si abbracciano con fulgida energia, scambiandosi un bacio eterno. Nella storia del cinema il bacio più antico risale al 1896 in The May –Irwin Kiss, il mitico Celentano negli anni 70 cantava “Il tuo bacio è come un rock!”, ed il celebre Victor Hugo scriveva “Cos’è un bacio? Un lambire di fiamme”.
Il magico gesto di sfiorarsi labbra su labbra è espressione dell’eros, un segno di affetto ma anche un desiderio di accorciare le distanze.Il bacio, un semplice movimento delle labbra, è in grado di catturare emozioni infiammabili, di suggellare un contratto amoroso o di svelare il mistero chimico che unisce la coppia.
Ancor meglio della genitalità esprime il desiderio erotico. Infatti, viene sempre prima del sesso, ne è il preludio, è considerato il gesto più intimo e sensuale, per questo le prostitute per evitare un coinvolgimento emotivo lo rifiutano. La bocca è la prima zona erogena, serve per dare e ricevere piacere ma anche per nutrirci, di baci straziami ma anche di baci saziami, nutriamo il corpo attraverso il cibo; nutriamo l’anima attraverso il sentimento amoroso.Gli uomini sono spesso i primi ad introdurre la lingua nel bacio rispetto alle donne.
Di questa differenza oggi viene data una spiegazione sempre biologico-evolutiva. Il testosterone, presente anche nella saliva maschile, sarebbe il motivo di tale comportamento: gli uomini, introdurrebbero la lingua nel bacio per far percepire il livello di testosterone alla partner, e quindi per ‘dimostrare’ biologicamente la propria virilità; inoltre per le donne entrare in contatto con il testosterone ha un effetto sessualmente eccitatorio e ciò massimizza le probabilità di un amplesso, con conseguente procreazione e trasmissione dei propri geni. In definitiva, il bacio secondo questa visione sarebbe sia per gli uomini che per le donne un preliminare dell’atto sessuale dettato dalla biologia e dalla genetica, ed indirizzato alla procreazione.
Sarebbe a questo punto interessante indagare la diffusione ed il vissuto soggettivo del bacio nelle popolazioni omo e bisessuali, di entrambi i sessi e nelle diverse culture, nonché tra gli eterosessuali quando hanno rapporti sessuali non volti alla procreazione. Sicuramente vi è moltissimo di già scritto sull’affascinante e complesso fenomeno del bacio amoroso ma probabilmente vi è ancor di più da scoprire sull’argomento. Come per tutto ciò che riguarda la complessità, in particolare quella umana, l’indagine non può prescindere dal considerare una molteplicità di fattori che insieme determinano un risultato peraltro mutevole e variegato: esistono infiniti tipi di baci erotici, ed infinite possibili combinazioni di preferenze tra i partner. Senza dubbio si può dire, come spesso si afferma nella cultura contemporanea, che del baciare si può fare un’arte, arte piacevole da apprendere, troppo spesso trascurata ma utilissima a migliorare la vita erotica di coppia.
L'articolo si è ispirato al libro "mantieni il bacio" di Massimo Recalcati (Psiconalista)