Dalle parti di Twitter, regna il caos.  Venerdì, Musk ha giustificato il licenziamento di metà della forza lavoro dell'azienda dicendo che non poteva fare altrimenti, perché la piattaforma stava perdendo oltre 4 milioni di dollari al giorno. Inoltre, ha detto che a tutti coloro che sono stati licenziati sono stati garantiti 3 mesi di stipendio,  il 50% in più rispetto a quanto previsto dalle norme in vigore.
 
Musk ha anche ribadito che l'impegno di Twitter per la moderazione dei contenuti basati sull'odio rimane assolutamente invariato, sottolineando che  nell'ultima settimana le discussioni con contenuti inaccettabili sono scese al di sotto della media.

Musk dopo aver in più occasioni dichiarato che avrebbe rivisto le politiche di Twitter relative alla moderazione dei contenuti, adesso si lamenta, accusando presunti attivisti di diffondere disinformazione che danneggia l'azienda, che adesso sta registrando il ritiro delle campagne pubblicitarie di molti marchi importanti, tra cui General Motors e General Mills.

Anche il presidente Usa, Joe Biden, venerdì ha dato per scontato che Twitter adesso diffonderà fake news.

Una situazione, quella che si è innescata intorno alla piattaforma social, che è diretta conseguenza delle dichiarazioni, spesso provocatorie, che Musk ha rilasciato negli ultimi tempi. Pertanto, di che cosa si lamenti adesso, non è assolutamente comprensibile.