Malato da tempo Roberto Maroni è morto nella sua casa, in provincia di Varese, all'età di 67 anni. 

Delfino di Umberto Bossi, lo ha sostituito alla segreteria della Lega Nord, prima che diventasse la Lega di Salvini. Deputato in sei legislature dal 1992 al 2013, ha ricoperto numerosi ruoli istituzionali: ministro del Lavoro dal giugno 2001 al maggio 2006, ministro dell'Interno per due volte dal maggio 1994 al gennaio 1995 e da maggio 2008 fino a novembre 2011, vicepresidente del Consiglio da maggio 1994 a gennaio 1995 ed infine presidente della Regione Lombardia da marzo 2013 a marzo 2018.

Così la famiglia ne ha annunciato la scomparsa:

"Addio, inguaribile ottimista. Lunedì notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto bene. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico". Con queste parole la famiglia di Roberto Maroni ne ha annunciato la morte. Per poi aggiungere una frase di Emmily Dickinson: «Chi è amato non conosce morte, perché l'amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina». Ciao Bobo".

Naturalmente, innumerevoli i messaggi di cordoglio dal mondo della politica.

Silvio Berlusconi: "Apprendo, con profondo dolore, della scomparsa di Roberto Maroni, un amico, più volte autorevole ministro dei miei governi, già segretario della Lega Nord e valido governatore della Lombardia. Mancheranno la sua lucidità e la sua visione politica, il suo incommensurabile attaccamento alla Lombardia ed alle regioni del Nord produttivo. Mi stringo al dolore dei suoi cari e degli amici della Lega".

Matteo Salvini: "Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto".  (Sul proprio account social)""Passa tutto in secondo piano, eravamo pronti a una giornata gagliarda, svegliarsi con la notizia che un amico ha salutato cambia il modo di lavorare. Iniziamo una riunione che faremo con altro spirito su pensioni, flat tax, quota 41 e dedicheremo a lui, che fu innovatore, l'avvio della riforma delle pensioni. Ogni tanto abbiamo discusso, la discussione in politica tra amici è sana, ma la Lega è una comunità, non si riesce a litigare". (In una intervista in tv)

Giorgia Meloni:"Sono profondamente colpita dalla notizia della scomparsa di Roberto Maroni. Un amico, un politico intelligente e capace, un uomo che ha servito le Istituzioni con buonsenso e concretezza. Il Governo esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile".

Roberto Calderoli:"In questo momento non trovo le parole per esprimere il mio dolore. Non trovo le parole giuste per salutare un amico, un compagno di una trentennale battaglia politica che ha cambiato e caratterizzato la nostra vita, un compagno di mille momenti insieme, di lunghissime giornate in via Bellerio, nell’ufficio di Umberto Bossi, alle feste della Lega e poi per decenni in Parlamento e al Governo. Con lui se ne va un pezzo della mia vita, della mia storia, dei miei ultimi trent’anni. Non ho parole e penso anche al destino, alla mia battaglia che combatto da dieci anni contro un tumore, una battaglia che ho vinto, e alla sua battaglia, purtroppo impossibile da vincere e si aprono tante riflessioni, tante domande senza risposta. Penso a tante cose, penso a Bobo. Una preghiera per lui, un abbraccio a tutta la sua famiglia in questo terribile momento di dolore".

Attilio Fontana: "Ci ha lasciati Roberto Maroni. Piango l’addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Una persona intelligente e mai sopra le righe. Presidente della Lombardia, Ministro e Segretario Federale della Lega. Nel cuore ha sempre avuto i Lombardi e la Lombardia. Riposa in pace! Addio Bobo!"