Ben che vada? Saranno state 15mila (ma più probabilmente 10mila) le persone che hanno riempito per metà Piazza del Popolo a Roma nel tardo pomeriggio di giovedì per assistere al comizio di chiusura del centrodestra dove hanno parlato, nell'ordine, Berlusconi, Salvini e Meloni. È vero, c'era anche Lupi... ma è già anche troppo rammentarlo.

Nonostante i tre leader della coalizione di destra-centro fossero riuniti tutti insieme, la piazza scelta per il comizio è rimasta vuota per metà, anche se gli organizzatori hanno rimandato per più di un'ora l'inizio dell'evento per attendere che si riempisse... invece, niente.

Berlusconi è stato il primo a parlare e già da subito ha dato segno di essere in formissima, mentre la moglie virtuale era vigile a lato del palco. Infatti, nonostante i presenti sventolassero esclusivamente centinaia di bandiere di Fratelli d'Italia, lui è riuscito a vedere anche quelle di Forza Italia. Incredibile.

Come riassumere il suo discorso? Con questa frase:

"È un imperativo categorico dare il nostro voto a una forza politica del centrodestra, l'unico in grado di garantire un futuro di più giustizia, benessere e libertà. Viva Giorgia e viva i Fratelli d'Italia; viva Matteo e viva la Lega; viva Forza Italia e viva la libertà". 


Salvini, annunciato come il ministro dell'Interno più amato dagli italiani (neanche fosse la Cuccarini), sembrava una caffettiera in ebollizione a vedere quelle bandiere di FdI che rappresentavano per lui una sorta di forche caudine, ricordandogli il ruolo di subalternità, rispetto alla Meloni, nella coalizione.

Che cosa ha detto? Le solite cose che dice giornalmente, Roma che fa schifo, il RdC che va quasi abolito, le cartelle esattoriali che saranno bloccate, la Fornero (ancora!) che va cancellata... per poi concludere così:

"Letta anche oggi ha parlato di Ius soli e Ius scholae. Io dico no. La legge in vigore già rende l'Italia il Paese europeo che concede più cittadinanze di tutti. Chi sceglie il simbolo della Lega dà fiducia ad un 49enne che è a processo perché ha bloccato gli sbarchi clandestini. L'ho fatto e non vedo l'ora di rifarlo. Da presidente del Consiglio se gli italiani lo vorranno, o da umile servitore dello Stato".


Roboante, invece, la presentazione per Giorgia Meloni che ha scomodato Pino Insegno che, per introdurla, a sua volta ha scomodato Tolkien imparentando i romani con i figli di Rohan, definiti dall'attore tutti fratelli suoi... 

Qualunque cosa volesse dire, Giorgia Meloni ha comunque fatto il suo ingresso sorridente e soddisfattissima, anche per la piazza... nonostante fosse mezza vuota!

Ecco quello che ha promesso:

"Se gli italiani ci daranno i numeri faremo comunque la riforma in senso presidenziale dello Stato... Riformeremo la Costituzione da soli"."I partiti di sinistra dichiarino prima dell'apertura delle urne chi sono i partiti con cui sono disposti ad andare al governo. Perché a sinistra sono pronti a rifare gli inciuci. ... Grazie a chi è qui, alle persone che non hanno creduto alle menzogne della sinistra, non hanno risposto a tante provocazioni subite in questa campagna elettorale. ... Il terreno più congeniale della sinistra, da sempre, è il fango. Con la democrazia, la sinistra ha perso la testa. È rabbiosa e violenta, perché teme di perdere il suo consolidato sistema di potere"."Dicono che i mercati, l'Europa, i cantanti, gli attori e gli influencer di TikTok sono preoccupati di una vittoria del centrodestra. Non ci interessa cosa dicono loro e i giornaloni. A noi interessa cosa pensano gli italiani".L'Italia è migliore dei governi di sinistra che ha avuto in questi anni. La sinistra sta lì a blaterare che tutti hanno paura, ma gli unici che hanno paura sono loro perché hanno capito che sia per finire il loro sistema di potere. ... Noi siamo pronti, fino all'ultimo voto per restituire libertà e orgoglio a questa nazione".