Alle tante stranezze che caratterizzano l'attuale Governo si aggiunge anche quella dei lavoratori della Jabil di Marcianise, in provincia di Caserta, che lunedì scorso hanno appreso dall'azienda l'apertura di una procedura di licenziamento per 350 dipendenti dei 700 attualmente impiegati.

Mentre per il possibile licenziamento dei lavoratori della Whirlpool il ministro dello Sviluppo e del Lavoro Di Maio ha subito scatenato una canea contro quell'azienda, la vicenda dei lavoratori casertani non ha ricevuto uguale attenzione... almeno come supporto mediatico.

Eppure anche Jabil è come Whirlpool una multinazionale americana, che ha deciso di abbandonare progressivamente l'unico suo stabilimento rimasto nel nostro Paese, nonostante abbia acquisito negli ultimi anni in provincia di Caserta altre aziende operanti nello stesso settore di competenza: Marconi, Nokia/Siemens e Ericsson.

Dopo due giorni consecutivi di sciopero, martedì 25 e mercoledì 26 giugno, questo giovedì, i dipendenti della Jabil si sono trasferiti al Mise, per far sentire la propria presenza, durante l'incontro.

Dopo alcune ore, però, questo primo incontro non ha dato un riscontro positivo con i vertici dell'azienda che hanno confermato ai sindacati la propria intenzione di andare avanti con i licenziamenti.

E Di Maio, stavolta, a loro non ha fatto alcuna promessa.