Venerdì, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha organizzato una conferenza stampa per annunciare quanto la sua regione stia primeggiando nella somministrazione del vaccino anti-Covid tra le Regioni italiane e non solo, tanto da essere al quinto posto nel mondo, con oltre 12 milioni di dosi somministrate.
Un successo incredibile dovuto alle capacità di Bertolaso, Moratti e, naturalmente, degli operatori sanitari lombardi. D'altra parte, come direbbero da quelle parti... a ogni üsèll el so nid ghe par bell.
Ma Fontana non si è dimenticato di ringraziare qualcuno? Sì, il perno su cui poggia il fantastico risultato ottenuto dalla Lombardia: la piattaforma di prenotazione per le vaccinazioni Covid ideata e realizzata da poste Italiane!
L'efficientissima regione Lombardia, ad inizio anno, aveva affidato la gestione della campagna vaccinale alla propria società Aria, ottenendo come risultato il caos... con migliaia di persone, soprattutto anziani, in attesa di prenotare un appuntamento, altre che invece erano costrette a vaccinarsi in centri lontani decine e decine di chilometri dalla propria abitazione, altre rimandate a casa perché erano stati fissati più appuntamenti rispetto alle dosi a disposizione, mentre in alcuni centri le dosi preparate dovevano essere buttate perché si era verificato il problema inverso.
Dopo tre mesi di questo grottesco caos vaccinale, quando ormai il disastro lombardo stava diventando la barzelletta d'Italia, Fontana si è rivolto a Poste Italiane che a partire da inizio aprile ha messo a disposizione la propria piattaforma, risolvendo il caos creato dalla regione a guida leghista.
Nonostante ciò, Fontana si è dimenticato di ringraziare l'unico soggetto che lo ha tirato fuori dai guai: Poste Italiane.
Che ingratitudine...