Contatto telefonico tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo corrispettivo statunitense Donald Trump.

La telefonata va considerata come un primo passo verso un rinsaldamento dei rapporti raffreddati dall'amministrazione Obama, poco energica sul fronte della rimozione del presidente siriano Bashar Al-Assad e benevola verso i dissidenti turchi, come dimostra l'ospitalità USA a Fethullah Gulen, acerrimo nemico di Erdogan.

ll nuovo asse con gli USA, potrebbe essere un'ulteriore stampella per il presidente turco che, una volta approvate le modifiche alla costituzione, potrebbe detenere un potere pressoché totale sul paese.

In attesa del referendum confermativo, nel frattempo proseguono in Turchia le epurazioni dei dipendenti pubblici.