Niente messe con la partecipazione dei fedeli fino al 3 aprile in tutta Italia. Questa la decisione della Conferenza episcopale italiana, in applicazione delle direttive del governo.
“Con grande sacrificio la Conferenza episcopale italiana – ha dichiarato il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado - ha accolto l’indicazione del governo. È un’indicazione molto restrittiva che provoca sofferenza e difficoltà tra vescovi, sacerdoti e fedeli. Siamo però coscienti che questo è il nostro apporto per la tutela della salute pubblica. La fede non si spezza ma in questi momenti di difficoltà si rafforza. Ringraziamo Tv2000 per questo prezioso servizio alla Chiesa e al Paese”.
Le messe quotidiane in diretta su Tv2000 (canale 28, 157 Sky e in streaming https://www.tv2000.it/live/) diventano tre. Oltre a quella delle 8,30 trasmessa attualmente dalla Cappella del Policlinico Gemelli (dal lunedì al venerdì) e dalla Chiesa del Crocifisso di Cosenza (sabato e domenica), da lunedì 9 marzo, alle ore 7, viene mandata in onda la messa celebrata da Papa Francesco nella cappella di Santa Marta. Da mercoledì 11 marzo alle ore 19, inoltre, ci sarà una messa dal Santuario del Divino Amore celebrata per tutta la prima settimana dal vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il card. Angelo De Donatis.
Il Vaticano ha sospeso anche le messe pubbliche che il pontefice celebrava tutte le mattine a Santa Marta.
Questa la spiegazione fornita dal direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni: «In relazione alla particolare situazione dovuta al rischio di diffusione del Covid-19, il santo padre ha disposto che le messe da lui celebrate in forma privata a Santa Marta nei prossimi giorni siano trasmesse in diretta, anche tramite il player di Vatican News, e distribuite da Vatican Media ai media collegati e a quelli che ne facciano richiesta, per consentire a chi lo vorrà di seguire le celebrazioni in unione di preghiera al Vescovo di Roma».
Nella Messa odierna da Santa Marta, nel giorno del settimo anniversario della sua elezione, papa Francesco, oltre all'invito a pregare per i malati di coronavirus, ha rivolto anche una preghiera ai pastori.
«In questi giorni ci uniamo agli ammalati, alle famiglie, che soffrono questa pandemia. E vorrei anche pregare oggi per i pastori che devono accompagnare il popolo di Dio in questa crisi: che il Signore gli dia la forza e anche la capacità di scegliere i migliori mezzi per aiutare. Le misure drastiche non sempre sono buone, per questo preghiamo: perché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità e il discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio. Che il popolo di Dio si senta accompagnato dai pastori e dal conforto della Parola di Dio, dei sacramenti e della preghiera.»
Quella del Papa non è un critica alle misure prese dal governo per evitare gli assembramenti pubblici, ma - come spiega Vativan News - "si rivolge ai pastori perché tengano conto delle esigenze dei fedeli che hanno bisogno di essere accompagnati spiritualmente in un momento così drammatico".