Nonostante i 40mila poliziotti mobilitati, la Francia ha registrato una terza notte di aspri scontri e violenze con centinaia di arresti a seguito dell'uccisione di un 17enne franco-algerino (Nahel M.) ad opera della polizia, durante un controllo stradale: Marsiglia, Lione, Pau, Tolosa, Strasburgo, Lille, oltre a Parigi, le città dove le manifestazioni, alimentate da anni di ingiustizie e tensioni dovute al razzismo nelle forze dell'ordine, sono state più violente.
Un razzismo però smentito dal governo, il cui ministero degli Esteri ha ribattuto in toni piccati ad un precedente commento proveniente da fonte Onu, dichiarando che le forze dell'ordine in Francia sono soggette a un livello di controllo tale che solo pochi Paesi son in grado di eguagliare e aggiunmgendo che "la Francia e le sue forze di polizia combattono con determinazione contro il razzismo e tutte le forme di discriminazione".
Macron venerdì ha lasciato il Consiglio Ue con qualche ora d'anticipo ed ha decretato lo stato d'assedio richiedendo il blocco dei trasporti pubblici, la chiusura anticipata dei ristoranti, la rimozione di contenuti sensibili dai social media, di identificare gli utenti che incitino alla violenza e, in primo luogo, il divieto di manifestazioni. Alcuni importanti eventi pubblici sono stati cancellati a causa delle rivolte.
Il primo ministro francese Élisabeth Borne ha affermato che la polizia utilizzerà veicoli blindati per impedire nuove violenze che, secondo il ministro dell'Interno Gérald Darmanin, hanno provocato numerosi incendi, anche in alcune scuole e biblioteche: 3.880 quelli registrati ieri, mentre erano stati 2.391 la notte precedente. 500 gli edifici interessati dalle fiamme.
I nuovi provvedimenti, che hanno ricevuto il via libera del presidente francese, riusciranno a fermare i saccheggi, gli incendi e gli scontri con la polizia che le scorse notti hanno devastato molte delle principali città della Francia?