Salman Abedi, il terrorista che lunedì ha causato la morte di 22 persone a Manchester durante il concerto di Ariana Grande, non avrebbe agito da solo, secondo quando ha dichiarato il ministro degli Interni Amber Rudd in un'intervista radiofonica alla BBC: «Sembra probabile... possibile... che non abbia agito per conto proprio» aggiungendo che Abedi era già conosciuto ai servizi di sicurezza britannici.
Dopo l'attentato il livello di allerta per eventuali ulteriori attacchi è stato alzato al massimo grado, considerando imminente un nuovo atto terroristico.
Anche per tale motivo, sono stati fatti scendere in strada i soldati, finora circa 4000, a presidiare i punti nevralgici delle principali località britanniche, in modo da liberare le forze di polizia perché possano dedicare la loro attività a compiti esclusivamente investigativi.
Successivamente a questa dichiarazione, la polizia di Manchester ha diffuso una nota in cui affermava di aver arrestato tre uomini nell'ambito dell'inchiesta relativa alla strage alla Manchester Arena.
Nel pomeriggio, sono stati arrestati ad Ayn Zara, un sobborgo della periferia di Tripoli, Ramadan Abedi e Hashem Abedi, rispettivamente padre e fratello dell'attentatore di Manchester.
L'arresto di Hashem Abedi eseguito dall'antiterrorimo libico è stato giustificato, secondo quanto dichiarato da un portavoce del Rada, dal fatto che il fratello ventenne di Salman avesse contatti con lo Stato Islamico e stesse pianificato un attacco nella capitale libica.
Inoltre, Hashem era anche in stretto contatto con il fratello e sapeva dell'attacco a Manchester. Il motivo per cui sia stato arrestato anche il padre dei due fratelli Abedi non è stato reso noto.
Nel frattempo, il Commissario Capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, ha dichiarato quasi certa l'appartenenza di Salman Abedi ad una rete terroristica su cui è in corso un'indagine. Infine, è salito a quattro il numero degli arresti effettuati dalla polizia britannica.