Israele ha tentato di assassinare il numero 2 di Hezbollah in un attacco mirato nel sud di Beirut in risposta alla strage di Majdal Shams
Israele ha effettuato un raid contro uno dei comandanti al vertice di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Si tratta di Fuad Shukr, consigliere di Nasrallah, considerato il numero due dell'organizzazione paramilitare islamista.
L'esercito israeliano ha descritto l'azione come una rappresaglia per l'esplosione del missile, avvenuta tre giorni fa, che aveva causato la morte di 12 minorenni drusi a Majdal Shams, località sulle alture del Golan, anch'esse territorio occupato da Israele nel 1981.
Verso le 19:40, è stata udita una forte esplosione cui ha fatto seguito una colonna di fumo che si è alzata sopra la periferia meridionale di Beirut, area considerata roccaforte del gruppo armato libanese.
Una fonte della sicurezza libanese ha confermato che il numero due di Hezbollah era l'obiettivo del raid aereo, ma non è certo se ne sia o meno rimasto vittima. L'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito che l'attacco aereo israeliano ha colpito l'area intorno al Consiglio della Shura di Hezbollah, nel quartiere Haret Hreik, mentre da Hezbollah dichiarano che Fuad Shukr sia sopravvissuto.
In una nota, l'esercito israeliano ha affermato di aver condotto "un attacco mirato a Beirut contro il comandante responsabile dell'uccisione dei bambini a Majdal Shams e di numerosi altri civili israeliani".
L'attacco è stato portato in una delle aree più densamente abitate della capitale libanese e non è ancora chiaro se vi siano state o meno vittime civili in conseguenza dell'attacco.
Martedì mattina, un altro lancio di razzi dal sud del Libano ha ucciso un civile in un kibbutz nel nord di Israele. Poco prima dell'attacco nell'area sud di Beirut, l'esercito israeliano ha dichiarato che 15 razzi erano stati sparati attraverso il confine libanese nelle ultime ore, colpendo alcune aree dell'Alta Galilea.