15 giugno, Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina: sì all'invio di nuove armi
Mercoledì, a Bruxelles, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha partecipato a una riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina guidato dagli Stati Uniti per discutere le urgenti esigenze di equipaggiamento militare richieste dall'Ucraina. Il Segretario Generale ha ringraziato gli Stati Uniti per la loro azione di guida e coordinamento e ha accolto con favore le ulteriori dichiarazioni degli alleati NATO a sostegno dell'Ucraina.
Il Segretario generale ha sottolineato che gli alleati NATO sono impegnati a continuare a fornire a Kiev l'equipaggiamento militare di cui ha bisogno per vincere, comprese armi pesanti e sistemi a lungo raggio.
"Anche la NATO come organizzazione sta intensificando il suo sostegno", ha affermato Stoltenberg , osservando che gli alleati concorderanno un nuovo pacchetto di assistenza completo per l'Ucraina al prossimo vertice di Madrid. Ciò aiuterà l'Ucraina a lungo termine a passare dalle armi dell'era sovietica a quelle più moderne della NATO e a migliorare l'interoperabilità con l'Alleanza atlantica.
Questa che si è tenuta oggi è stata la terza riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina per coordinare gli aiuti a Kiev, a cui hanno partecipato circa 45 paesi, inclusa l'Ucraina.
Nella giornata odierna vi è stato il tentativo di organizzare un vertice trilaterale tra Finlandia, Svezia e Turchia per sbloccare la querelle che vede Ankara opporsi all'ingresso degli altri due Paesi nella Nato. Il tentativo è poi sfumato con Erdogan che continua a pretendere di dettare condizioni all'asilo offerto da Finlandia e Svezia ad alcuni militanti del Pkk, perché sarebbero "terroristi". Un'etichetta che ha un che di tragicamente ironico, visto che il "dittatore" Erdogan ha invaso il nord della Siria per occupare il territorio curdo con un'azione militare che adesso vuole estendere al Kurdistan iracheno. Nonostante tali premesse, Stoltenberg (nomen omen) ritiene che le rivendicazioni di Erdogan siano legittime!