Mercoledì 24 luglio, alle ore 16:30, nell'Aula del Senato è stato calendarizzata l'informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri su "presunte" trattative tra esponenti del partito Lega-Salvini Premier e personalità di nazionalità russa.

Questo è quanto riporta il calendario dei lavori di Palazzo Madama per la settimana in corso. Quello che ancora non sappiamo è se nell'occasione anche Matteo Salvini prenderà la parola per far sapere la sua versione dei fatti.

Però, allo stato attuale, in base a quanto finora venuto a galla grazie a documenti e testimonianze, la dichiarazione di Salvini è forse inutile, a parte la possibilità di valutare fino a che punto possa arrivare la sua capacità di negare l'evidenza.


Nei giorni scorsi, il Corriere aveva pubblicato la testimonianza di Fabrizio Candoni, fondatore di Confindustria Russia, che il 17 ottobre 2018, quando Salvini è a Mosca per l'assemblea di Confindustria Russia, ha dichiarato di aver consigliato al ministro dell'Interno di non partecipare alla riunione dell'hotel Metropol, a cui lo stesso Candoni era stato invitato.

Quindi, Salvini era a conoscenza di quella riunione. Però, dopo che lo scandalo è scoppiato, lo ha decisamente negato, fino al punto di dichiarare di non aver avuto in quei giorni neppure rapporti con Savoini, quando quest'ultimo però era addirittura presente al convegno di Confindustria Russia organizzato all'hotel Lotte.

Non solo. Qualche ora più tardi, Matteo Salvini cenò con Gianluca Savoini, insieme ad altre sei persone al ristorante panoramico Rusky, all'85esimo piano del grattacielo Eye di Mosca.


Nel fine settimana, l'Espresso ha poi pubblicato dei documenti della banca d'investimento londinese Euro-IB Ltd contenenti una proposta commerciale indirizzata a Rosneft e Gazprom che farebbe riferimento ai contenuti descritti nella trattativa che si è svolta al Metropol tra i tre russi e la delegazione italiana guidata da Savoini.

Tali documenti, datati febbraio 2019, dimostrerebbero che la trattativa c'è stata e che è proseguita almeno fino a febbraio.


Che la magistratura possa rilevare in quanto accaduto dei possibili reati è un fatto sicuramente importante, ma del tutto relativo rispetto al dato politico dell'evento che smaschera al di là di ogni possibile dubbio l'arrogante opportunismo politico di Salvini, messo in atto "prima di tutto" alla faccia di quegli "italiani" che lo votano e che lui dice di voler tutelare.