Se n'è andata a 36 anni, il 5 agosto del 1962. Io non ero ancora nata, ma posso dire di conoscerla bene. E come me tanti, pur se appartenenti alle generazioni successive.

Norma Jane, una vita complessa e "alternativa" - soprattutto per l'epoca - diventa per caso Marylin, e da quel momento entra nei sogni di tutti, uomini e donne.

Per il "sesso forte" ha rappresentato l'eblea sexi della donna della porta accanto, quella del sogno proibito, un pò svampita ma tanto, tanto irresistibile.

Per le donne, un modello a cui ispirarsi, per cavalcare l'onda di una femminilità che "stende".

SOLITUDINE INFINITA

Prigioniera di questa icona, negli indimenticabili film che ha interpretato, la ritroviamo così, bamboleggiante, quasi surreale. ma dalla fisicità dirompente: una presenza ingombrante.

Questa è forse l'unica nota distintiva vera di Marylin-Norma, il suo esserci con prepotenza, tentando di affermarsi e reclamando la sua fetta di realizzazione e di felicità.

Mentre sullo schermo era la più desiderata, una profonda solitudine affettiva ha sempre circodato la sua vita.

A nulla sono valsi i suoi tre matrimoni, con personaggi non solo di spicco come Joe di Maggio, ma anche estremamente rappresentativi della cultura del tempo, come Miller.

Irrequieta, insoddisfatta, eternamente alla ricerca di se' stessa e dell'altra metà del cielo, fino all'ultimo ha cercato quel qualcosa che potesse dare un senso alla sua vita, rincorrendo addirittura il mito americano per eccellenza, il presidente Kennedy.

5 GOCCE DI PROFUMO

L'hanno trovata così, sdraiata sul letto, nuda (perchè amava dormire con addosso solo 5 gocce di profumo Chanel n. 5 - ripeteva orgogliosa), imbottita di barbiturici, ormai oltre.

Pure, sulla sua morte, ancora tutto non sembra essere chiaro. E il mito continua ad alimentarsi, senza tregua, neppure per lei.

Sono passati 54 anni, ma quel vestito svolazzante, che mette in primo piano una femminiltà piena e corposa, e non volgare, ce lo ricordiamo tutti.

Me compresa.