Dall'agenzia Ansa, queste le ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte da San Giovanni Rotondo, per tre giorni in visita ufficiale in Puglia per l'anniversario dei 50 anni dalla morte di padre Pio e per quello dei 100 anni dalla comparsa delle sue presunte stimmate.
"La manovra non deve essere miracolosa, ma utile al Paese, coraggiosa, seria, razionale, ben costruita.Ritornerò domani a Roma, stiamo lavorando a dei passaggi molto significativi nella nostra esperienza di governo, abbiamo una manovra in pieno corso alla quale stiamo lavorando tutti con estrema dedizione e concentrazione.Amare il prossimo è un fondamentale precetto della vita cristiana, ma anche di chiunque si assume la responsabilità di guardare al bene comune e di non guardare al proprio orto.La burocrazia, le cosiddette strutture amministrative [riferendosi ai tecnici del ministero dell'Economia] sono al servizio delle nostre iniziative, spetta a noi dare l'indirizzo, il dialogo è serrato.Certo, io ho fiducia in tutti i ministri [rispondendo ad una domanda su Giovanni Tria]. Ho letto di qualche polemica ma lasciano il tempo che trovano. Andiamo oltre sterili polemiche, che di certo non aiutano. Vogliamo fare una manovra nell'interesse di tutti, realizzeremo tutti i punti significativi del programma annunciato ai cittadini, scrivendoli nel contratto di governo.Non entro nei dettagli [sul reddito di cittadinanza concesso ai soli italiani], stiamo valutando tutti gli aspetti tecnici.Non parlo di decimali [sullo sforamento del deficit chiesto da Salvini].Stiamo chiudendo il cerchio [sul decreto per Genova]. In questo momento è al ministero dell'Economia. Stiamo aspettando gli ultimi rilievi per trasmetterlo a brevissimo al Quirinale, perché possa andare in Gazzetta Ufficiale."
Vogliamo adesso riassumere i fatti sopra riportati in base alla cruda realtà? Per rendersi simpatico alla gente, il premier del Governo del cambiamento, Giuseppe Conte, va in visita ufficiale per tre giorni in Puglia per celebrare la memoria di un frate fatto poi santo.
Nel frattempo, il Governo è alle prese con la legge di bilancio e con le misure per rispondere all'emergenza di Genova, causata dal crollo del ponte Morandi.
Sulla legge di bilancio per il 2019, il ministro dell'Economia deve operare, come dimostra l'assenza di Conte da Roma, in totale autonomia per soddisfare però le promesse elettorali di Lega e 5 Stelle. La situazione attuale, che ha dell'incredibile, vede un governo guidato da un primo ministro fantoccio che si manifesta solo per le occasioni ufficiali e per comunicare quanto gli viene intimato, a turno, da Salvini o Di Maio.
Nel frattempo, i due vicepremier, in realtà premier di fatto, da una parte annunciano ai propri sostenitori che faranno miracoli e meraviglie... cose finora mai viste e che stupiranno l'universo per la loro efficacia... dall'altra scatenano i loro tirapiedi contro il ministro Tria intimandogli di trovare i soldi e subito perché loro possano mantenere le loro promesse.
Ovviamente, due vicepremier hanno ciascuno il proprio stile e il proprio metodo, in base all'esperienza e all'astuzia maturata negli anni.
Così, Salvini in pubblico annuncia i propri miracoli, mentre in privato ne tratta la realizzazione con mediazioni affidate ad un proprio uomo di fiducia, il sottosegretario Giorgetti. In base a ciò che gli viene detto che sarà possibile o non sarà possibile fare, Salvini, di volta in volta, modula poi la sua comunicazione per adattare i nuovi sviluppi alla propria propaganda.
Invece, lo sprovveduto Di Maio che si è intestato Tria come ministro 5 Stelle, pretende solo che costui esegua gli ordini e in fretta solo perché glielo ha intimato il rappresentante dei cittadini, il capo politico del MoVimento. Ovviamente, il tecnico Tria dovendo difendere la sua reputazione e la Costituzione, responsabilmente (in molti al suo posto si sarebbero già dimessi) cerca di trovare le coperture necessarie per far convivere la capra di Di Maio e i cavoli di Bruxelles. Ma i miracoli non avvengono mai quando servono. E così i 5 Stelle sono in costante e perenne fibrillazione.
Naturalmente, i 5 Stelle non possono ammettere che l'alleanza di governo e le promesse elettorali delle due forze politiche non possono essere soddisfatte subito, alla prima occasione. Così, ecco che Di Maio ci spiega il perché, secondo lui, le legge di bilancio sia in alto mare...
È tutta colpa del "lato oscuro dello Stato", come ha scritto in un post su Facebook di quasi 9000 caratteri, non appena rientrato dalla Cina... solo il tempo di scendere dall'aereo.
Eh sì... tanti Dart Fener si aggirano tra i ministeri, ne intasano i corridoi, ne occupano le scrivanie, solo con lo scopo di ostacolare la "forza" del cambiamento.
Sono loro che, come ha detto il portavoce 5 Stelle Rocco Casalino, devono essere eliminati... fisicamente. Facendo però ricorso ai coltelli e non più alla spada laser!
Ma se la legge di bilancio è in alto mare a causa del lato oscuro dello Stato, perché il decreto su Genova non è stato ancora approvato ed il commissario alla ricostruzione non è stato né nominato né annunciato, quando tutti dicono che la situazione in Liguria è una lotta contro il tempo?
A chi dare la colpa stavolta?