Beppe Grillo ha inviato una lettera al Corriere, che ha per argomento l'utero in affitto, prendendo spunto dalla vicenda Vendola, oramai diventata caso nazionale. Il leader, emerito, del Movimento 5 Stelle già sulla stepchild adoption aveva espresso il suo parere sfavorevole, applicando la libertà di coscienza ai senatori 5 Stelle che avrebbero dovuto esprimersi in aula sulla legge che regola le unioni civili.

Quindi, considerate le premesse, difficile immaginarsi che Grillo fosse d'accordo sulla possibilità di una maternità sfruttando l'utero di una donna che, consenziente, lo abbia messo a dispozione di un'altra coppia, al di là che sia formata o meno da persone dello stesso sesso.

La sostanza del pensiero di Grillo, a dire il vero non così lineare e razionale, è che lui è contrario all'utero in affitto, definendo  «curioso come il prezzo delle creature viventi possa diventare così basso, e trattabile, proprio quando è altissimo il pericolo di sconvolgimenti irreparabili dello stato sociale e morale di un popolo. Proprio le creature viventi, e tutto ciò che le garantisce in vita, mi sembra non abbiano più un valore percepito [...] C’è qualcosa del concetto di utero in affitto che mi spaventa. E non ha nulla a che fare con l’omosessualità oppure l’eterosessualità; mi spaventa la logica del "lo facciamo perché è possibile": un po’ com’è diventato facile attaccare tutto alla bolletta della luce».

Quelli estratti sono i periodi più intelligibili dell'intervento di Grillo, che ha fatto riferimento, leggendolo per intero, ad altri aspetti che riguardano la realtà attuale, dai droni in Siria fino ai suicidi per insolvenza del debitore, forse volendo far intendere che altri e più importanti sarebbero o dovrebbero essere i problemi su cui il dibattito politico ed un leader di sinistra si dovrebbero occupare. Ma queste rimangono solo supposizioni, dovute alla mancanza di linearità e di chiarezza delle parole di Grillo oppure al fatto che molti non sono così acuti o intelligenti da capirlo.

Ma la prima ipotesi sembrerebbe essere quella più vicina al vero, almeno leggendo alcuni commenti inviati sui social e legati a questo argomento.

Paolo Giordano:  «Il pezzo di Grillo sul @Corriereit è così fumoso che non si può leggere di fianco a minori e donne incinta. #uteroinaffitto @beppe_grillo».

Filippo Casini:  «Beppe #Grillo ha fatto bene a inviare la lettera al @Corriereit per chiarire un concetto fondamentale: è totalmente pazzo».

Andrea Sarubbi:  «sarei d'accordo con @beppe_grillo, se per parlare di #Vendola non ci mettesse in mezzo pure il canone Rai e il resto dello scibile umano».

Marco Perduca: «@aureliomancuso @beppe_grillo @Corriereit di solito una "opinione" del genere vien salutata con un "toglietegli il fiasco!"...»