Sul Cuscino: al Franco Parenti un viaggio onirico tra voce, corpo e movimento.
Una serata spettacolo a favore di FRO Onlus – Fondazione Radioterapia Oncologica, con Kataklò Athletic Dance Theatre e NicoNote.

Il viaggio inizia già nel foyer: i danzatori danno vita a tableau vivant creati con gli abiti dei fashion Designer IED Milano. I danzatori acrobatici di Kataklò Athletic Dance Theatre (con alcuni giovani talenti dell’Accademia Kataklò) incontrano le atmosfere sonore di NicoNote e gli outfit dei neo Fashion Designer IED Moda Milano. Ne nasce Sul cuscino, un’esperienza di viaggio onirico al Teatro Franco Parenti, una serata spettacolo con finalità benefica ideata dal docente e coordinatore IED Alon Siman-tov e realizzata in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design.

La serata, in programma il 3 dicembre a favore di FRO Onlus – Fondazione Radioterapia Oncologica, si dipana a partire da un centro focale: l’oggetto cuscino, elemento simbolico di intimità e familiarità. Il viaggio inizia per lo spettatore già nel foyer, dove i danzatori – negli abiti dei neodiplomati IED Moda Milano e accompagnati dall’intervento poetico di NicoNote – danno forma a tableau vivant che introducono ciascuno alle suggestioni di un sogno, richiamando quell’interazione tra corpo, abito e danza espressa, in via inedita, nel fashion film PÓST IED Avant Défilé 2021, presentato lo scorso giugno da IED con Kataklò.

Il viaggio prosegue poi e cambia forma sul palco della Sala Grande: valorizzato dalle atmosfere sonore della voce di NicoNote e ancora da alcuni outfit a tema degli ex studenti IED Moda Milano, il teatro diventa lo scenario onirico in cui i corpi dei danzatori si immergono, accompagnando il pubblico dentro una dimensione ineffabile. I corpi, mossi dall’eclettica sensibilità delle coreografie di Giulia Staccioli, danno vita a un racconto fisico che esplora ogni possibilità del gesto atletico e coreutico.

In questo racconto NicoNote si immerge nel disegno coreografico dando forma a veri e propri paesaggi sonori, in cui la voce e il suono diventano corpo danzante in dialogo profondo con i corpi in scena. La voce attraversa i testi, tra frammenti da Peter Handke a Pier Vittorio Tondelli, da Amelia Rosselli a Elizabeth Bishop, rielaborazioni da brani celebri di Henry Purcell a Robert Schumann e materiali originali di NicoNote. Onirica e sospesa tra suono ed elettronica, NicoNote danza con la sua voce, disegnando uno spazio accogliente, profondo, nel calore di una intimità condivisa.

Il cuscino è doppiamente protagonista degli intenti benefici della serata: 30 pezzi unici decorati dagli studenti dell’Istituto Europeo di Design saranno in vendita al pubblico nel foyer del Teatro a favore di FRO Onlus.

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Le collezioni moda degli ex studenti IED Milano
Nel foyer del Franco Parenti e sul palco della Sala Grande il tema onirico è ripreso dagli abiti che compongono i tableau vivant (di Dara Silva Bulleri, Valentina Franchi e Gaetano Stea, ex studenti IED Milano), in quelli che vestono NicoNote (ancora Dara Silva Bulleri) e che intervengono in alcune coreografie (Gioele Costantini).

Dara Silva Bulleri suggestiona lo spettatore con una collezione realizzata a partire da lenzuola bianche riutilizzate, parte di un corredo familiare recuperato, in un intreccio di riti e sensazioni. La materia passata di mano in mano prende vita a passo di danza, gli abiti si trasformano in idoli quotidiani.

Gioele Costantini porta sul palco la “paralisi del sonno”: il disturbo per cui insorge una vera e propria incapacità temporanea di muoversi e parlare. La collezione prende tutti i componenti che si possono trovare in una camera da letto e li mette assieme creando un immaginario visivo onirico. Focale è l’utilizzo di ciò che mira a trasmettere una sensazione di comfort, come cuscini antistress e sezioni imbottite con ovatta e (rilassante) lavanda.

Valentina Franchi punta ancora sul lenzuolo, questa volta come base su cui applicare una vera e propria guida alla realizzazione di capi sartoriali in casa propria, sfruttando le rappresentazioni grafiche delle funzioni matematiche sul piano cartesiano. Gli strumenti e le conoscenze propedeutiche necessarie sono minime: una macchina da cucire casalinga, forbici da stoffa, spilli, filo bianco, da usare interagendo con un pannello rettangolare che reca stampata la specifica funzione e una cartolina in cui viene spiegato passo passo cosa fare. Il pannello bianco cosparso da linee sottili colorate invita l’utilizzatore a giocare, fino a trasformarlo da semplice lenzuolo in abito vero e proprio. Il rapporto che si instaura con il capo creato è ancora più intimo rispetto a un semplice capo acquistato: sei stato tu stesso a dargli forma, partendo da un elemento - come il lenzuolo - vicino a tutti noi.

Gaetano Stea riflette sul corpo umano e sul suo rapporto con lo spazio abitabile. Abbandonato al senso della relatività delle cose, l’uomo si rifugia in un elenco di misure, una combinazione di moduli che abbracciano il suo corpo, lo annullano e lo geometrizzano. Le intenzioni individuali si insinuano nella calma delle linee, il soggetto si ritira in sé, si dilata in nuove forme, si ripete meticolosamente.

Sul cuscino – Viaggio onirico tra voce, corpo, movimento

I biglietti per il pubblico sono disponibili su (https://teatrofrancoparenti.it/spettacolo/sul-cuscino/) o presso la biglietteria del Teatro Franco Parenti.

3 dicembre, ore 19.30, Teatro Franco Parenti Milano

_©Angelo Antonio Messina