Gli sforzi che negli ultimi mesi hanno fatto le banche centrali per riportare l'inflazione su binari di maggiore normalità, rischiano di essere vanificati dalle recenti decisioni dell'OPEC+.
Il cartello dei produttori ha infatti deciso di tagliare per i prossimi mesi la produzione di greggio, con la possibilità che ciò possa innescare una nuova spirale inflazionistica, peraltro in un contesto già molto difficile per l'economia.
Una mossa che sembra dettata da un'unità d'intenti tra Riad e Mosca per mettere in difficoltà gli Stati Uniti e la politica inflazionistica della Fed.
L'annuncio ha fatto schizzare la quotazione del barile a 80 dollari e gli analisti non escludono picchi fino a 100 dollari prima della fine dell'anno.
Ecco allora che si profila all'orizzonte il pericolo di una crisi economica globale, ancor più feroce di quella attuale.