di Guglielmo Ferraro
“L’Italia è un paese ammalato di disinformazione e la disinformazione ha una capacità criminale inimmaginabile.”
Prof. Luigi Di Bella
L’immagine qui sopra è tratta dal foglietto illustrativo del Tripedia, il vaccino trivalente della Sanofi Pasteur.
L'intero documento originale è consultabile da qui:
http://www.fda.gov/downloads/BiologicsBloodVaccines/Vaccines/ApprovedProducts/UCM101580.pdf
Come si può notare, l'autismo rientra tra gli “adverse events” menzionati.
Gli eventi avversi, per definizione, non hanno necessariamente un rapporto di causalità con il farmaco assunto. Ma non è neanche possibile negare aprioristicamente l’esistenza di tale relazione.
È lecito ritenere che la Sanofi Pasteur sia stata indotta da motivazioni medico-legali ad inserire l’autismo tra gli eventi avversi riportati nella sua documentazione, al fine di tutelare i propri interessi, ma è da rilevare che questo dato rappresenta, comunque, un’implicita ammissione del fatto che non si possa escludere che i vaccini rientrino tra le cause dei disturbi dello spettro autistico.
Del resto, che cosa avrebbe da temere l'industria del farmaco se fosse stata definitivamente dimostrata l’impossibilità di tale correlazione?
Le autorità sanitarie continuano, però, a rifiutare, con ostentata sicumera, qualsiasi relazione causale, ritenendo che non sussistono evidenze scientifiche che la provino. Le non poche ricerche che suggeriscono una possibile, se non probabile, correlazione dovrebbero persuadere chi ha il dovere e la responsabilità di salvaguardare la nostra salute ad assumere un atteggiamento quantomeno prudenziale. Ma le perentorie conclusioni dei nostri “esperti” non sono soltanto sconsiderate. Esse risultano anche prive di logica.
Non è del tutto illogico, infatti, pretendere di escludere una relazione causale non potendone, però, dimostrare la falsità?
Una ricerca pubblicata su JAMA nel 2015 da Anjali Jain e collaboratori del Lewin Group (Autism occurrence by MMR vaccine status among US children with older siblings with and without autism), condotta su 95.000 bambini, tutti con fratelli più grandi, alcuni dei quali autistici, avrebbe dovuto accertare che il vaccino trivalente contro morbillo-parotite-rosolia non è associato ad un aumento del rischio di DSA (Disturbi dello Spettro Autistico). Conflitti di interesse, dati statistici poco significativi e manipolati ed altre palesi irregolarità, hanno però reso del tutto inattendibili i risultati di questo studio (Vedasi: “Vaccini e autismo: un nuovo studio smentisce correlazione ma c’è il barbatrucco” (https://autismovaccini.org/2015/04/25/vaccini-e-autismo-un-nuovo-studio-smentisce-correlazione-ma-ce-il-barbatrucco/).
A fronte delle sempre più numerose segnalazioni di eventi relativi a casi di autismo riferibili a pratiche vaccinali e delle molteplici osservazioni che sembrerebbero confermarne la connessione, constatiamo che, a tutt’oggi, non è stata fornita alcuna argomentazione che provi l’impossibilità di un nesso causale tra vaccini e autismo. In conclusione, la tesi che questa correlazione non sussista costituisce un’implicazione logica scorretta ed è pertanto del tutto insostenibile. L’idea di una scienza dogmatica, che possiede la verità, poteva forse essere accolta nell’ottocento, ma non oggi.
Nel tentativo di snaturare il significato attribuibile al fatto che l’autismo sia stato incluso tra gli eventi avversi inseriti nella scheda tecnica del Tripedia, qualcuno ha ritenuto utile osservare che tra questi si ritrovano, per obblighi di farmacovigilanza e per scopi precauzionali di carattere medico-legale, anche segnalazioni del tutto irrilevanti e per nulla plausibili, come incidenti stradali o annegamenti. È una informazione distorta e fuorviante. A pagina 11 del documento si legge: “In the German case-control study and US open-label safety study in which 14,971 infants received Tripedia vaccine, 13 deaths in Tripedia vaccine recipients were reported. Causes of deaths included seven SIDS, and one of each of the following: enteritis, Leigh Syndrome, adrenogenital syndrome, cardiac arrest, motor vehicle accident, and accidental drowning. All of these events occurred more than two weeks post immunization.”
È ovvio che le due morti determinate da un incidente stradale e da un accidentale annegamento, rilevate nello studio riportato, non abbiano nulla a che vedere con il vaccino. Ma cosa si pretenderebbe di dimostrare con ciò? Dovremmo forse ritenere che il verificarsi di tragici eventi costituisca una prova dell’inesistente rapporto tra autismo e vaccini? Sempre a pagina 11, leggiamo: "Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, autism, convulsion/grand mal convulsion, encephalopathy, hypotonia, neuropathy, somnolence and apnea. Events were included in this list because of the seriousness or frequency of reporting".
Le condizioni patologiche sopra riportate rappresentano invece degli eventi che possono essersi verificati, sino a prova contraria, a causa delle vaccinazioni.