Cronaca

Conte e Azzolina hanno illustrato le linee guida per la riapertura delle scuole fissata al prossimo 14 settembre

Il Presidente Conte e il Ministro dell'Istruzione Azzolina, nel pomeriggio di venerdì, hanno presentato le linee guida per la riapertura delle scuole il 14 settembre

Linee guida - dichiara il Governo - elaborate sulla in base alle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico e a un ampio confronto con Regioni, Province autonome, Comuni e parti sociali, per la riapertura delle scuole il 14 settembre.

Ecco come la ministra Azzolina descrive le scuole a settembre: 

“Flessibilità di orari, il che non significa doppi turni né sdoppiamenti di classi, questo non è stato mai detto. Il numero degli studenti per classe deve diminuire, sarà una battaglia di questo governo, già a partire da settembre.  [...]Le scuole a settembre saranno innanzitutto pulite. Abbiamo investito milioni di euro per comprare prodotti igienizzanti. È evidente che, sulla base delle indicazioni del Cts, dobbiamo mantenere quel metro di distanziamento ed evitare assembramenti, e lo faremo grazie agli ingressi scaglionati. Faremo formazione per tutto il personale scolastico, con webinar e strumenti di comunicazione in unottica di comportamenti responsabili.  [...]La scuola ha bisogno di spazi, e per questo abbiamo creato un software che ci indica i metri quadri degli ambienti scolastici, delle palestre e degli auditorium. Oggi siamo al 76% di dati che gli enti locali ci hanno fornito. Ora sappiamo tutti i metri a disposizione, classe per classe.  [...] Il software va nella direzione della digitalizzazione del ministero dellIstruzione, stiamo digitalizzando il più possibile. Ad oggi dovremmo portare circa il 15% degli studenti fuori dagli edifici scolastici e lo faremo lavorando sulledilizia scolastica. Se non dovessero bastare questi interventi, abbiamo ripreso i 3mila edifici scolastici che erano stati dismessi a causa del ridimensionamento scolastico fatto negli anni. Anche quelli sono spazi che possiamo recuperare, ma non basta. La scuola a settembre deve riaprire in unottica diversa, che sia più nuova e inclusiva. Portiamo i nostri studenti nei teatri, negli archivi, nelle biblioteche, facciamo in modo che respirino la cultura di cui hanno bisogno.  [...]Abbiamo bisogno di più personale, docente e non docente. Con i soldi che stiamo stanziando possiamo assumere fino a 50mila persone tra docenti e personale Ata, a tempo determinato. Poi, questa estate, assumeremo a tempo indeterminato, sulla base dei pensionamenti, sia personale docente che non docente. In aggiunta abbiamo fatto un enorme investimento sui concorsi, e a luglio, inoltre, gli stipendi del personale docente cresceranno grazie alla riforma del Cuneo fiscale: avremmo tra gli 80 e i 100 euro in più. È un riconoscimento che meritano perché gli stipendi del personale docente italiano sono tra i più bassi dEuropa, e questo è il minimo che gli si può dare in unottica di crescita.  [...]La scuola non può essere la stessa di 50 anni fa, abbiamo bisogno di strumenti di apprendimento nuovi, scuole innovative da cui possa nascere una didattica nuova e orari di lavoro più flessibili. Una didattica più moderna che gli studenti e le studentesse di oggi chiedono, e hanno ragione. Investiamo in ambienti di apprendimento e formazione del personale”.

Ecco come il premier Conte ha detto che finanzierà i piani della ministra:

“Ci siamo predisposti per ritornare in piena sicurezza a settembre a scuola: abbiamo predisposto delle linee guida che ci consentiranno il 14 settembre di far tornare i ragazzi e le ragazze, i nostri figli, in classe in condizioni di massima sicurezza.  [...]Stanziamo un ulteriore miliardo in nuovi investimenti, questo ci dovrà consentire di ripartire a settembre in piena sicurezza con una scuola più moderna, sicura e inclusiva. Siamo molto ambiziosi sulla scuola e non abbasseremo mai la soglia di attenzione. La scuola è al centro dellazione politica del governo, continueremo a investire sempre di più.  [...]Nel decreto rilancio era stato già stanziato un miliardo per la ripartenza, 330 milioni sono stati assegnati ai dirigenti scolastici per interventi di manutenzione e sicurezza, 320 milioni agli enti locali per procedere con deroga ai vincoli attuali per interventi di edilizia leggera. Ricordo che dallinizio dellanno abbiamo stanziato quasi due miliardi per ledilizia scolastica che abbiamo per buona parte sbloccato e durante lemergenza abbiamo fatto interventi per favorire le connessioni digitali”.

Autore Carlo Airoldi
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