Per migliorare il settore pubblico attraverso strumenti tipici del privato.


Perché contrastare il sistema burocratico italiano attraverso il New Public Management?

Non è un mistero che la burocrazia italiana è troppo eterogenea e frammentata, con un eccesso di norme che tende a penalizzare e paralizzare l’attività delle PA.

Il New Public Management serve a modificare la logica adottata nelle nostre amministrazioni pubbliche, governare non più attraverso norme che definiscono vincoli e comportamenti da seguire, bensì con norme che definiscono gli obiettivi da raggiungere.

I principi di applicazione del NPM si basano sul modello delle 5 R di Jones e Thompson: Ristrutturazione, Riprogettazione, Reinventare, Riallineamento e Ripensare. 


Quest’ultimo punta a migliorare il settore pubblico attraverso strumenti tipici del privato rendendo l’organizzazione più snella e l’ambiente più meritocratico, legando l’operato dirigenziale alle performances ottenute, così da favorire la selezione delle risorse umane utili a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Il tutto ponendo sempre al centro le necessità dei cittadini, creando con gli stessi un coinvolgimento ed una collaborazione costante al fine di misurare istantaneamente il loro grado di soddisfazione.

Un’organizzazione dunque piu snella e basata sulle performance che ci accompagni verso una cultura orientata al risultato.


Il tentativo di migliorare la Pubblica Amministrazione italiana negli ultimi anni è passato attraverso alcuni provvedimenti, nonostante tali iniziative non si sono avuti però incisivi miglioramenti, la burocrazia è ancora sinonimo di lentezza, dove si predilige il rispetto delle norme più che la soddisfazione dei bisogni della collettività.

Per questo credo che si dovrebbe favorire l’applicazione di un metodo che si basi su valori come la fiducia del cittadino, la trasparenza, l’efficienza e la flessibilità


Più Giovani / Più Competenze Aggiornate 

Inoltre mi spiace sottolineare che solo il 2,2% del personale della Pubblica Amministrazione italiana è formato da giovani.

Un dato allarmante che comporta una mancanza di profili con competenze aggiornate in netta contrapposizione al bisogno di ricambio generazionale di cui la nostra governance pubblica necessità per un incisivo cambio di passo. 


Un nuovo approccio, nuove competenze e ricambio generazionale nelle PA per un paese che guarda con immancabile coraggio verso il futuro. 

Vito Palumbo, Paternò (CT)