Al 21 aprile, il numero totale di persone contagiate da Covid è di 183.957, con 2.729 nuovi casi in più rispetto a ieri, mentre continua a diminuire il totale dei casi attualmente positivi che oggi è di 107.709. 

Nel dettaglio, il numero dei positivi è di 33.978 in Lombardia, 13.244 in Emilia-Romagna, 14.811 in Piemonte, 10.077 in Veneto, 6.622 in Toscana, 3.463 in Liguria, 3.218 nelle Marche, 4.402 nel Lazio, 2.946 in Campania, 1.909 nella provincia autonoma di Trento, 2.812 in Puglia, 1.322 in Friuli Venezia Giulia, 2.259 in Sicilia, 2.067 in Abruzzo, 1.536 nella provincia autonoma di Bolzano, 407 in Umbria, 837 in Sardegna, 819 in Calabria, 522 in Valle d'Aosta, 245 in Basilicata e 213 in Molise.

Per quanto riguarda i ricoveri, il numero dei pazienti in terapia intensiva è 2.471, in diminuzione di 102 rispetto a ieri, mentre 24.134 sono le persone ricoverate con sintomi, anche queste in diminuzione di 772. Il numero totale di pazienti guariti è 51.600. Infine, 81.104 sono le persone  in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Oggi, però, aumenta sensibilmente rispetto a lunedì il numero delle nuove vittime, 534, che ne porta il bilancio dall'inizio dell'emergenza a 24.648. 

In mattinata si è tenuta la conferenza stampa del Commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri che ha parlato, soprattutto dell’App per il contact-tracing e degli approvvigionamenti. 

“Rispettare la sicurezza - ha continuato Arcuri - vuol dire essere certi che le informazioni tracciate non vengano utilizzate ad altri fini o da altri soggetti: non sarà dunque possibile da parte mia allocare queste informazioni in un'infrastruttura che non sia pubblica e italiana. Inoltre, la riservatezza dei dati personali è un diritto inalienabile e irrinunciabile, una componente essenziale della libertà personale, pertanto voglio rassicurare che nulla accadrà se non nel totale rispetto delle leggi sulla privacy, nazionali e sovranazionali.  

Il contact-tracing assume di certo una valenza fondamentale per accompagnare l'alleggerimento delle misure di contenimento, ma solo se si connette al Sistema sanitario nazionale, affinché questo possa intervenire tempestivamente ed efficacemente nella gestione della emergenza nella sua seconda fase”.  


“A ieri in Francia, ogni 100.000 abitanti sono stati fatti 560 tamponi; nel Regno Unito 710; negli Stati Uniti 1125; in Spagna 1990; in Germania 2063; in Italia 2244. Con orgoglio possiamo dire che siamo il Paese con la maggiore percentuale di tamponi eseguiti per abitante. Un mese fa in Italia erano stati fatti 182.777 tamponi, ieri 1.398.024, il 500% in più di un mese fa. E continuiamo a distribuire 250.000 tamponi al giorno”.

“Sono 2.573 gli italiani ancora ricoverati in terapia intensiva e 2.659 sono i ventilatori inviati alle regioni: per la prima volta da ieri i ventilatori che abbiamo mandato alle regioni italiane sono di più dei ricoverati in terapia intensiva, segno che il contagio si sta attenuando. Inoltre, le regioni ora riescono a mettere da parte una quota di mascherine che ieri era complessivamente di 40,3 milioni, una dotazione di magazzino che servirà per fronteggiare picchi di domanda o rigurgiti dell'emergenza. Direi che ormai l'argomento delle mascherine ha lasciato il passo a ulteriori questioni”.